Ultima modifica 05 10 2021 alle 10:53
Come cambiare vita a vent’anni? Cambiare vita a 18, 20 o 25 anni è un dovere: sconfitta e fallimento sono due aggettivi che non dovrebbero far parte della tua vita.
Mai alla tua età.
Fallire o sentirsi un fallimento non è un’emozione che dovrebbe provare chi ha la tua età.
Eppure ci sono tanti giovani che tra i 18 e i 30 anni si sentono proprio in questo modo.
“Se avessi l’eta tua quante cose farei”
“Io alla tua età mica perdevo tempo con”.
“I giovani di oggi”
“Questi ragazzi moderni”
Quante volte ti è capitato di sentire queste frasi da parte di un adulto?
Quante volte una persona più grande di te ti ha fatto notare che lui alla tua età faceva chissà quale cosa che tu non fai?
Quante volte queste frasi ti hanno fatto sentire un fallito, una delusione.
Quante volte la società che ti circonda, sempre così perfetta rispetto a come vivi tu, ti ha fatto sentire un perdente.
Ho superato da qualche anno i trenta e sono uno di quelli che ha deciso di cambiare vita all’estero.
Ma ricordo perfettamente queste situazioni.
Ti è mai successo?
Come ti hanno fatto sentire i giudizi negativi degli adulti?
Cosa pensi di chi ti dice che una determinata ambizione non fa al caso tuo per via della crisi?
Che con quella laurea non troverai mai lavoro.
Che con quel mestiere faticherai tutta la vita.
Che in quella professione si contano sulle dita di una mano quelli che riescono.
Cosa provi quando ricevi una critica distruttiva?
Posso immaginare perché ho avuto la tua età prima di te.
Ma voglio dirti una cosa: non è colpa tua per come ti senti.
Ti spiego il perché.
Ti sei mai accorto che chi ti dice come dovresti vivere la tua vita alla tua età, in realtà non vive bene la sua?
Ti sei mai accorto che chi ti dice che alla tua età faceva molte più cose di quelle che tu fai, spesso nella sua attuale vita non fa quello che vuole?
Non sentirsi realizzati.
Questo è alla base di tutto.
Molti tra gli adulti che hanno sempre una parola negativa per i giovani come te sono fondamentalmente gli adulti non realizzati.
Sono persone che tendono a farti sentire come loro si sentono.
Spesso non lo fanno nemmeno per cattiveria.
Lo fanno senza rendersene conto.
Magari perché non vogliono che tu faccia gli stessi errori che hanno fatto loro.
Magari perché non vogliono che tu faccia altri errori gravi.
Il problema, però, è il risultato.
Distanza.
Rabbia.
Mancanza di fiducia.
Odio.
Questo è quello che creano le critiche distruttive nei rapporti umani.
Dolore.
Sconfitta.
Fallimento.
Impotenza.
Queste sono le emozioni che generano le critiche negative.
Il problema è che una critica distruttiva è realmente distruttiva e che molti giovani intraprendono strade sbagliate proprio per questo motivo.
Dopo aver superato i trent’anni mi guardo indietro e penso che nessun giovane si dovrebbe mai sentire così.
Penso sinceramente che non meriti di sentirti così.
In questo articolo ti voglio parlare di:
come cambiare vita a vent’anni;
come concentrarsi sulle proprie ambizioni;
come smettere di sentirsi un fallimento.
Come cambiare vita a 20 anni
Nessun giovane è mai un fallito.
E’ proprio così, nessun giovane è mai un perdente.
E’ la società che lo circonda che lo fa sentire in questo modo.
Puoi fallire nel provare a fare una cosa.
Ma questo non vuol dire essere un fallito.
Non hai il diploma?
Non hai la patente?
Non hai la laurea?
Non lavori?
Il bello di avere vent’anni è che si ha tutta la vita davanti e si può rimediare ad ogni scelta sbagliata o situazione che si vuole cambiare.
Se ci pensi: per quale motivo un ventenne, che non ha ancora vissuto la sua vita, dovrebbe essere un perdente.
Prendi la tua strada, vivi la tua vita, e se quando sarai una persona adulta non ti sentirai realizzato avrai tutto il diritto di sentirti di aver fallito.
Ma anche in quel momento potrai dire a tutti con il sorriso sulle labbra di averci provato.
Ora non hai il diritto di farlo.
Ora non hai il diritto di sentirti come ti senti.
Ora non hai il diritto di sentirti un perdente.
Ora hai solo il diritto di provare ed eventualmente di sbagliare.
Usando il cervello, sempre.
Ora nessuno deve avere il diritto di farti sentire un fallimento.
Ma come fare?
Il segreto del successo è seguire la propria ambizione, il proprio sogno.
Il segreto per cambiare vita è realizzare il proprio sogno.
Il segreto per vivere una vita felice è spendere tutte le tue giornate per realizzare il tuo sogno.
Ti chiarisco un punto importante.
Tutti hanno un sogno.
Tutti amano qualcosa.
Chi ti dice non ha un sogno mente e non ha il coraggio di ammetterlo a sé stesso.
Ma tutti hanno un sogno.
Sai qual è il tuo?
Nel paragrafo che segue ti voglio dare dei consigli su come cambiare vita inseguendo il tuo sogno.
Andando indietro con la memoria mi è capitato di ricordami come ci si poteva sentire alla tua età.
A vent’anni hai la forza per spaccare il mondo.
A vent’anni hai la forza e il tempo per fare qualsiasi cosa.
Il problema è che alla tua età, spesso, la personalità non è ancora molto forte.
E’ normale, ci vuole tempo per formala.
Ma una personalità giovane rischia di essere sopraffatta da una più grande.
Rischia di essere sminuita e ridicolizzata dalle critiche distruttive.
La cosa migliore che puoi fare è prendere una decisione che è quella di percorrere la tua strada.
Questo ti darà non solo le basi per realizzarti professionalmente, ma anche per crescere in modo genuino.
E chi si impegna per qualcosa non fallisce mai.
Te lo spiego meglio nel paragrafo che segue.

Cambiare vita a vent’anni
Ti voglio dire una cosa che forse non ti hanno mai detto.
Se ti impegni veramente per una cosa non puoi fallire.
Se ci metti tutto te stesso, il cuore, allora arriverai al tuo risultato.
Qualunque sia la tua ambizione.
La tua generazione è abituata a vivere in un contesto in cui è bene seguire una determinata strada che porti ad un lavoro.
Ma questo aspetto non funziona.
Non siamo predisposti a funzionare su qualcosa che non ci piace.
Non puoi riuscire in un percorso che non ami e se ci riesci ti aspetta una vita da adulto insoddisfatto.
Vuoi forse svegliarti ogni mattina per fare un lavoro che non ti piace?
L’enorme potere di chi ha vent’anni è che può decidere ancora tutto.
E non farti influenzare dal fatto che una strada è più facile rispetto che un’altra.
Non è così.
Se ami la musica quella è la strada che puoi seguire.
Forse tutti i musicisti ambiscono a diventare delle star famose.
Ma se ami realmente la musica quello che vuoi della tua vita è fare musica.
Perché non può essere la fama e il successo la tua ambizione, il tuo sogno.
Se ami davvero la musica impegnati in questo settore.
Studia tutti i giorni.
Iscriviti al conservatorio o ad una delle tante scuole che oggi ci sono.
Circonda la tua vita di musica, quindi cerca di conoscere altri musicisti, suona con loro, organizza un gruppo, apri un blog di musica e un canale social dove fai ascoltare i tuoi pezzi.
Giorno dopo giorno suona, prova e buttati nelle situazioni più diverse.
Con gli anni diventerai sempre più bravo, sempre più conosciuto.
Crescendo potresti poi diventare veramente famoso.
Ma se non lo diventi che importanza ha?
Se ami davvero la musica l’importante è suonare e comporre.
Sarai soddisfatto, quindi, anche se diventerai un bravo insegnate,
se avrai un gruppo di nicchia,
o magari ti aprirai un negozio di musica.
O ancora suonerai in qualche orchestra, in giro per il mondo, o magari farai le basi musicali agli artisti del momento.
Ci sono tante strade per la musica e quello che davvero conta per chi la ama è fare musica.
Ora prova ad adattare questo esempio al tuo caso.
Cos’è che ti piace, la legge?
L’importante non è diventare l’avvocato più bravo del mondo.
Tu ovviamente ambisci a quello, metticela tutta per essere il migliore.
Ma quando arriverà la pensione l’importante è che avrai vissuto e respirato la legge, giorno dopo giorno.
Magari in uno studio tuo, magari nello studio di un altro tuo collega, magari presso una grande azienda.
Questo è il modo di pensare per cambiare vita alla tua età.
Cerca il sogno che è dentro di te.
Cos’è che ti piace realmente fare?
Ma realmente?
Non farti influenzare da niente e da nessuno.
Devi fare quello che vuoi dalla tua vita.
Qualsiasi sia il tuo obiettivo comincia almeno con un’ora al giorno a lavorare al tuo progetto.
Comincia a cambiare la tua vita.
Giorno dopo giorno prenderai la giusta direzione.
Da questo momento in poi sai cos’è che vuoi fare.
Da questo momento in poi sai dov’è che devi andare.
Ogni volta che ti diranno cosa stai facendo rispondi parlando del tuo progetto.
Fissa negli occhi il tuo interlocutore e digli chiaramente che fai il musicista.
Spiegagli che stai studiando legge e che se ha bisogno può contattarti per una consulenza.
Spiegagli quello che fai convinto di ciò che hai scelto di essere.
Questo piccolo esercizio ti aiuterà a mettere a fuoco il tuo obiettivo e come realizzarlo.
Ogni volta che sentirai che c’è qualcosa che non va torna a leggere il foglio che hai compilato in modo da ricordarti per cosa ti stai battendo: la tua vita.
Non vergognarti di nulla.
Non vergognarti di ciò che ami.
Non vergognarti di ciò che sei.
Mai.
Le critiche costruttive e distruttive
Facendo questo piccolo esercizio che abbiamo visto nelle righe sopra non solo riuscirai meglio a mettere a fuoco il tuo progetto ma anche ad acquisire una maggiore forza nella tua personalità.
Alla tua età non sempre si ha una personalità forte.
E’ più che normale, si costruisce proprio in quegli anni.
Quello che voglio dirti, e che è davvero importante per il tuo futuro, impara a distingue le critiche costruttive dalle critiche distruttive.
Critica costruttiva: si tratta di un consiglio o una critica che ti viene data sul tuo lavoro, su quello che stai facendo, contestando un tuo modo di essere o di fare, ma con positività.
Non è mai facile fare una critica costruttiva.
Ci vuole coraggio a dire ad un’amico che sta sbagliando sapendo che mentre lo facciamo possiamo ferirlo.
Ma se lui sta sbagliando e non se ne accorge è bene farlo, se realmente gli vogliamo bene, se realmente possiamo portare valore alla sua causa nel farlo.
Critica distruttiva: si tratta di una critica che non ha alcun intento costruttivo ma viene fatta solo per sminuire e distruggere quello che una persona sta facendo.
Impara a distinguere le critiche costruttive da quelle distruttive.
Ascolta chi ti dice le cose per il tuo bene.
Evita chi ti dice le cose tanto per farti del male.
Per evitare intendo chiudi ogni tipo di contatto o di legame che possa nuocere al tuo obiettivo.
Circondati ti chi ti vuole bene veramente.
Circondati di persone positive.
Abbandona tutti quei rapporti che non vogliono il tuo bene.
Evita chi ha l’abitudine di fare delle critiche distruttive.
Evita chi critica sempre.
Evita chi parla sempre male degli altri.
Per evita intendo chiudi ogni tipo di legame con queste persone.
Chi è sempre pronto a sminuirti non ti vuole poi così bene e non merita il tuo tempo.
Se poi si tratta di una persona con cui non puoi chiudere i ponti (magari un parente stretto) evitalo ogni volta che attua una critica negativa.
Prova a parlarci ma se la cose non cambiano, come spesso accade, evitalo e basta.
Conclusione
Oggi il momento in cui devi cominciare a cambiare la tua vita.
Oggi è il momento in cui devi cominciare a seguire questa tua nuova strada.
Se hai voglia mi scrivi nei commenti e ci confrontiamo.
Se pensi che hai un amico della tua età a cui possa tornare utile le righe che hai letto oggi fagli conoscere questo post, magari gli può essere d’aiuto.
Prima di lasciarti ti voglio suggerire i 10 consigli per cambiare vita di uno dei blogger più famosi in Italia.
Ti auguro davvero tutto quello che vuoi per la tua vita.
A presto.
Condivido tutto quello che hai detto nell’articolo, mi stupisce la maturità che hai raggiunto a soli 30 anni, bravo. Sei un esempio per tanti ragazzi ma anche per quegli adulti che non hanno fiducia nei giovani, che li vedono senza valori.
È bello credere nel futuro e il futuro siete voi giovani.
Ciao Paola,
non so proprio come ringraziarti per le belle parole che mi hai scritto, davvero.
Penso che nella vita la fortuna te la crei lavorando a quello che ami e mantenendo uno stato mentale positivo sempre e nonostante tutto.
Grazie di cuore.
A presto
Ciao Marco,
rieccomi di nuovo qui a commentare un tuo articolo, arrivato proprio al momento giusto,
direi che da sempre mi ritrovo nella categoria di chi si crede un perdente sempre e comunque, il più delle volte sono stato accusato (in parte anche giustamente) di non aver mai fatto niente di rilevante sin ora (non ho proseguito gli studi, non ho avuto nessuna particolare esperienza lavorativa (se non quella che sto avendo attualmente, a 24 anni) posso capire che in effetti dai 14 sino ad ora non abbia fatto poi molto, e me ne rammarico, il punto è che io di cose ne vorrei fare, ma talvolta mi sento bloccato, dalle mie ansie, dubbi e incertezze, o ancora, dalla poca disponibilità economica… in più inutile dirti quanto mi senta da schifo ogni qualvolta mi chiedono quali studi abbia conseguito, hai ragione quando dici che è la società a farci sentire in un certo modo, perché se non segui delle linee guida prestabilite, vieni tagliato fuori in qualche modo, ma in un altro commento mi avevi detto che non è tanto il titolo di studio che rende una persona automaticamente meritevole, ma piuttosto il suo atteggiamento nei confronti delle varie difficoltà che la vita le pone davanti.
Il mio approccio di fatto è sbagliato, sono talvolta chiuso, negativo, puntato più sulla catastrofe, basta anche un niente che non sia nel mio quotidiano a destabilizzarmi, non sono forte, non nel modo in cui viene richiesto perlomeno, e questo mi spaventa, perché temo di non riuscire a costruirmi un futuro stabile, non voglio essere uno dei tanti che vive di rimpianti, e conduce una vita pietosa, so anche che dipende da me, però davvero, mi sento perso, anche se ora mi trovo in una posizione migliore rispetto a qualche tempo fa, perlomeno ora ho un lavoro, però quando sono li mi chiedo spesso quale sia lo scopo di ciò che sta facendo, non mi da niente, non arricchisce la mia persona (oddio per certi aspetti magari si) mi sembra sempre di perdere del tempo prezioso…
niente,
concludo ringraziandoti per un altro ottimo articolo, sono davvero contento di aver scoperto il tuo blog!
P.s: Scusa per lo sfogo chilometrico 🙂
Luca
Ciao Luca,
mi fa davvero piacere avere tue notizie.
Sono contento che l’articolo ti sia piaciuto.
L’ho scritto ripensando a come mi sentivo alla tua età.
L’ho scritto “guardando” come si sentono molti giovani di oggi.
L’ho scritto sperando che possa portare valore a chi lo legge.
L’ho scritto Luca per ricordare a tutti coloro che sono nella tua stessa situazione che cambiare vita è possibile.
E credimi Luca che è così anche per te.
Ma devi fare una cosa davvero importante: darti un obiettivo.
Avevamo già avuto modo di parlarne e sei un ragazzo pieno di interessi.
Devi sceglierne uno e inseguirlo.
Devi sceglierne uno e lavorare giorno dopo giorno alla sua attuazione.
Per il fatto della scuola ho delle ottime notizie per te.
Ma prima di dirtele voglio raccontarti una cosa: non conta tanto il titolo di studio che hai ma quello che vuoi fare.
La scuola poi è importante, ma non è tutto.
Mesi fa ho letto un libro di un autore che si chiama Alessandro Pedretta.
Wow Luca!
Questo autore scrive dei romanzi pazzeschi.
L’ultimo che ho letto si chiama E’ solo controllo.
Arrivo al punto: Alessandro Pedretta è un autore affermato ma non ha titoli di studio.
Ho letto della sua storia.
Ma scrive davvero bene.
Scrive molto meglio di tanti super laureati.
Capisci che ti voglio dire?
Mi avevi detto che ti piaceva scrivere: perché non ti apri un blog?
Racconta le tue storie.
Racconta di com’è vivere la vita alla tue età.
Racconta dei problemi che si vivono da giovane in Italia.
Ci sono tanti giovani della tua età che sono nella tua stessa condizione, sicuramente troverebbero interessanti le cose che hai da dire.
O magari racconta di quello di cui ti piace scrivere.
Arrivo comunque alle buone notizie per la scuola.
In Italia esiste un corso GRATUITO che si chiama Progetto Sirio.
Cercalo su Google scrivendo Progetto Sirio Scuola Serale più il nome della tua città.
E’ un progetto del Ministero dell’Istruzione.
E’ rivolto a tutti i lavoratori come te.
Ti dico in breve come funziona:
l’unico requisito che devi avere per accedere è la terza media.
Ti iscrivi e ti fanno fare un piccolo pre-corso.
Dopo questo corso dai un esame di idoneità per accedere al terzo anno di scuole superiori.
Credo ci sia solo l’indirizzo di Geometra e Ragioneria.
Dopo questo esame cominci a frequentare le lezioni regolarmente dal terzo anno di scuola superiore.
E’ una scuola statale quindi dopo i tre anni dai l’esame di maturità ed hai un diploma valido per il mondo del lavoro, per l’università o per quello che vuoi tu.
Si tratta di una scuola serale, le lezioni sono dal lunedì al venerdì, all’incirca dalle 18 alle 22.
Luca è tutto gratuito, è un progetto statale, nel giro di tre anni ti prendi il diploma.
Prova a cercarlo, lo fanno in tante città italiane, spero anche nella tua, e se non è così magari trasferisciti nel posto in cui lo fanno se è quello che realmente vuoi.
Se il lavoro che stai facendo non ti piace prendilo per quello che è: pensa che per il momento ti aiuta ad avere i soldi che ti servono e che non sarà il lavoro della tua vita.
Pensa che si tratta di una cosa temporanea.
Buttati Luca, scegli una strada e seguila.
Scegli per la tua vita.
E’ una scelta difficile e coraggiosa lavorare tutti i giorni con costanza ad un progetto, ma è quella scelta che ti farà sentire bene fin da subito.
Poi i momenti d’ansia, insicurezza, sconforto o in cui ti sentirai un fallimento torneranno.
E’ normale, capita a tutti.
In quei momenti chiudi gli occhi, fai un bel respiro profondo e poi ricordati di cosa stavi facendo, ricordati del progetto a cui hai scelto di dedicare la vita e rimettiti al lavoro.
Grazie di cuore per le belle parole.
Come sempre se ti va ci aggiorniamo qui.
A presto
Ciao Marco,
da qualche tempo ho iniziato a interessarmi al discorso del “come scegliere cosa fare nella vita”, è un periodo abbastanza buio per me,non so esattamente il motivo per il quale mi sento così male, ma so che devo dare un taglio e cambiare.
Ho 18 anni,faccio una scuola che non mi piace,frequento persone che mi fanno soffrire, non riesco a stare in compagnia, il rapporto con mio padre è praticamente inesistente..
Non voglio passare per la povera vittima,ci metto anche del mio nel rovinarmi; il punto è che mi sono accorto di tutto questo e voglio darci un taglio,voglio cambiare e trovare uno scopo per quello che faccio.
Spesso litigo con mio padre perchè “a 18 anni non sai ancora cosa vuoi fare”; ma io non penso di essere strano a non saperlo.. come può un ragazzino decidere adesso cosa farà nei prossimi 50-60 anni, senza avere tempo per realizzarsi e pensarci…
Ci sono molte cose che mi piacciono e sono bravo a fare: disegnare,programmare,scrivere…
Il problema è che non sono sicuro di riuscire in una di queste cose, e il supporto da parte dei miei genitori non è quello che desidero..
Il tuo articolo e quello di molti altri mi daranno sicuramente una mano, ma non so se riuscirò a intraprendere la mia strada..
Ciao Angelo,
mi dispiace per quello che stai passando, davvero.
Anche se sono più grande di te mi ricordo perfettamente le difficoltà che si hanno a 18 anni e a suo tempo anche io avevo molti problemi analoghi ai tuoi.
Sono convinto che sia più che normale non avere le idee chiare alla tua età, è stato così anche per me, ci ho messo davvero tanto a trovare la mia strada e mi capita ancora oggi, ogni tanto, di chiedermi se le scelte che ho preso siano quelle giuste.
Nella mia vita la vera svolta è stata concentrarmi solo su una cosa e ti invito a fare questo.
Anche se non sei sicuro.
Anche se non sai se ce la farai.
Scegli un percorso e seguilo.
Cerca di capire cosa preferisci di più tra lo scrivere, il disegnare e il programmare e diventa bravo in quello.
Sono tre professioni davvero nobili per le quali oggi puoi sfruttare i potenti mezzi del web.
Scegli e ogni giorno applicati, almeno un’ora, e vedrai che nel giro di qualche anno avrai tra le mani un mestiere con cui potrai esprimere te stesso e con cui potrai mantenerti più che bene.
Anche se non sei sicuro scegli, vedrai che da cosa nasce cosa, te lo dico per esperienza.
L’importante è non rimanere fermi Angelo, non rimanere bloccato nelle indecisioni, prendi una direzione, anche se non sai se è quella giusta.
Non lo sa mai nessuno al 100%.
Riguardo alle cose che ti fanno stare male ricordati che puoi lasciarle e trovarne delle nuove che siano adatte a te.
Non rimanere legato ai rapporti che non ti fanno stare bene, non ne valgono il tuo tempo, ne puoi trovare di migliori per la tua vita, relazioni che siano più costruttive.
I genitori, invece, quelli te li porterai con te tutta la tua vita. Spesso non sono facili i rapporti familiari e non so bene che dirti a riguardo. Ti voglio, tuttavia, suggerire di provare a parlare apertamente con tuo padre, di dirgli come ti senti, delle tue indecisioni, ed anche che da oggi hai scelto di seguire la strada dello scrittore e/o programmatore e/o artista.
C’è un mondo di cose belle la fuori Angelo, vattele a godere tutte, non farti bloccare da questo momento, scegli per te, scegli quello che ti piace.
Ti auguro davvero il meglio.
E se il tuo sogno è offuscato da paure e insicurezze? Ho 19 anni, fra qualche mese saranno 20 e so di avere un sogno ma non lo vedo chiaramente…questa situazione non mi permette di iniziare un percorso con determinazione e ambizione. Come posso fare chiarezza?
Ciao Claudia,
scusa se ti rispondo solo ora.
Io anche alla tua età avevo le idee abbastanza confuse su cosa fare.
Mi piaceva tutto e niente.
Purtroppo per molti anni non ho preso mai una decisione e questo mi ha fatto perdere davvero molto tempo.
Anche se non riesci ancora a vedere bene cosa fare io ti invito a prendere comunque una direzione, una strada, vedrai che questo ti chiarirà le idee.
Credimi che alle volte è meglio prendere una decisione sbagliata piuttosto che non prenderla affatto.
Ti auguro il meglio.
A presto
Ciao, grazie di questo bel discorso
ho esattamente vent’anni, e credo
Che in molti pensino ciò che tu hai scritto, senza nessun fondamento.Molti criticano i giovani anche dandogli degli incapaci, senza motivo, quando a mio papere, trent’anni fa trovare un lavoro era molto più semplice (e lo sappiamo tutti)
Detto ciò è importante non farsi scoraggiare e realizzare i propri sogni, ma soprattutto non accontentarsi mai e volere sempre di più da sè stessi mi
E quando si vuole qualcosa bisogna andarsela a prendere, sempre
Nessuno te la porta
Ciao Sara,
sono contento che ti sia ritrovata nelle parole che ho scritto in questo articolo.
Pensa che io ho superato i 20 anni da quasi 20 anni (scusa il gioco di parole) e quando ero giovane io allo stesso modo di oggi, i giovani venivano sempre criticati. Forse le persone che ci criticano sono quelle che si sentono insoddisfatte della loro vita. Ad ogni modo è bene non accettare le “critiche distruttive” e andare avanti per la propria strada.
Siete una bella generazione e sono convinto che farete grandi cose.
Ti auguro il meglio.
A presto
Fino a 5 mesi fa ho praticato boxe ed era tutto per me, mi faceva sentire vivo e mi aiutava a sentirmi uguale se non addirittura migliore degli altri. Mi allenavo anche da solo il fine settimana per migliorare sempre di più. Poi, però, dopo una serie di volte in cui sul ring non riuscivo a rispondere agli attacchi dell’avversario (in pratica le prendevo e basta), decisi di cambiare strada, che quello sport non faceva per me. Tutte le volte che fallivo mi venivano le lacrime agli occhi (letteralmente) perché in quel sogno ci credevo veramente tanto. Sono stato giorni interi ha pensarci e alla fine decisi di smettere dedicandomi ad un’altra cosa che mi piaceva ed in cui potevo sfondare, il mondo competitivo di un videogioco. Da quel giorno ad oggi sono riuscito a vincere tornei con premi in denaro (poca roba) e la strada verso il professionismo non sembra poi così impossibile da raggiungere, però sto iniziando a pensare che non sia la vita che voglio fare. Quello che voglio non è stare 2/3/4 ore al giorno davanti ad un monitor, voglio altro. Cerco qualcosa che mi tenga allenato fisicamente e che sia competitivo, come la boxe. Non nego che stia rimpiangendo il periodo pugilistico, perché stavo veramente bene, 0 stress, 0 pensieri negativi. Ma ho paura che se scegliessi di tornare, finirei per smettere per lo stesso motivo di 5 mesi fa.
Ciao Daniele,
Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Quando avevo la tua età mi piacevano fare tante di quelle cose che non riuscivo mai a sceglierne una sola.
Iniziavo un percorso e poi venivo attratto da uno nuovo, così per diversi anni, fino a 30 anni, non sono mai riuscito a specializzarmi in nulla.
Quello che poi ha fatto davvero la differenza nella mia vita è stato di scegliere una percorso, una professione, e prendermi la responsabilità della mia scelta, portandola avanti ogni giorno.
A presto.
PS = se ami i videogiochi, considera l’idea di diventare un programmatore di videogiochi, è un bellissimo settore, molto affascinante ed anche ben retribuito.
Ciao, questo tuo discordo mi ha smossa parecchio.
Ho 21 anni e tra poco 22, fin da piccola mi sono appassionata di videogiochi, qualche volta disegnavo e ballavo per conto mio, poi ho smesso di fare queste ultime due cose ma continuo ad avere una forte passione per i videogiochi, mia madre pensa che io ne sia dipendente perché ci passo molto tempo, mi sono diplomata in un tecnico informatico e l’alternativa era l’artistico ma sono stata spinta dai miei a scegliere l’informatico per gli sbocchi lavorativi, dopodiché per la fretta e la poca voglia di informarmi e la convinzione di non voler studiare e fare solo pratica, mi sono segnata ad un accademia triennale di Grafica 3D convinta che siccome mi piacessero i giochi, una professione che rientrasse in quel campo mi desse voglia di fare, ma mi ha portato a tre anni di insoddisfazione per i risultati e il mio umore ne sta risentendo ed è da un anno che volevo interrompere (capitato con una crisi che mi ha scossa), ho continuato per non deludere i miei che dicono che nella vita dovrei combinare qualcosa e mi fanno domande spinose come “cosa vuoi fare nella vita?”.
Non lo so neanche io ma so che questo non è quello che mi aspettavo e sto realizzando che così è uno spreco di soldi e sento una pressione addosso.
A me piace streammare ciò che gioco, faccio presente ai miei amici che mi piacerebbe streammare su Twitch ma la situazione a casa lo permette poco, i miei amici mi supportano in questa scelta dicendo che potrei provarci (mi metto anche a streammare su Discord perché mi piace che gli altri mi guardino giocare, ma non guardare me perché io non mi faccio vedere, guardare ciò che faccio) sono sicura che i miei, non sapendo niente di questo campo, avrebbero da ridire.
Mi sento dire spesso che nella vita per forza dovrai fare cose che non ti piacciono ma io lo sto già sperimentato con il corso di studi, e sento che sia ingiusto e contro i propri valori.
Ciao Aurora,
Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
I genitori ci danno sempre consigli a fin di bene ma poi non è detto che le loro scelte siano anche quelle giuste per te.
Quando ero più giovane di te passavo molto tempo al computer ed i miei genitori spesso mi dicevano che dovevo fare altro e mi consigliavano di specializzarmi su altri campi che andavano in quegli anni.
Ho seguito le loro scelte il più delle volte quando ero molto giovane ma alla fine non ero mai felice perché finivo a fare qualcosa che non mi piaceva.
Le cose sono cambiate quando ho deciso che avrei provato a seguire la mia strada, anche se le persone intorno a me pensavano che non sarei arrivato da nessuna parte.
Mi sono laureato in informatica ed oggi lavoro felicemente nel settore nella città di Londra.
Quello che posso dirti in base alla mia esperienza è di prendere le scelte che fanno per te, che ti rendono felice, assumendoti la responsabilità che questo comporta.
Un titolo di studio nel settore può aiutarti molto quindi potresti portare a termine il percorso di Grafica 3D che hai intrapreso ma nulla di vieta di “streammare” parallelamente.