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Passaporto sanitario: cos’è, come farlo e dove richiederlo
- Autore: Marco Valeri
- Pubblicato il: 01-01-2021
- Ultima modifica: 07-12-2022
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Il Passaporto Sanitario è un nuovo documento di viaggio digitale che certifica lo stato di salute dei passeggeri, nello specifico, se questi sono in possesso di un esito negativo del tampone sul Coronavirus, nonché se hanno fatto il vaccino.
Esistono diversi tipi di progetti nel mondo, alcuni fatti da aziende private altri da enti governativi come nel caso del Green Passo Covid dell'Unione Europea che è necessario per viaggiare in Italia e all'interno dell'Unione Europea, area Schengen inclusa.
Altri progetti privati sono stati sviluppati da importanti colossi del settore informatico come IBM, nonché un investimento fatto dalle principali compagnie aeree, le quali potrebbero, nel corso dell'anno, introdurre l'obbligo del passaporto sanitario per chi viaggia o attenersi a quelli governativi.
Ci sono 4 importanti progetti che sono stati sviluppati e di cui è già possibile fruire, alcuni dei quali sono tutt'oggi utilizzati da alcune compagnie aeree come la Singapore Airlines e non solo.
A questi ultimi se ne aggiunge il primo fatto a livello istituzionale che è quello dell'Unione Europea, un Covid Pass che prende nome di Digital Green Certificate, in Italiano Certificato Verde Digitale.
Se da una parte il passaporto sanitario potrebbe rendere più facile il nostro modo di viaggiare ai tempi del Coronavirus, non mancano le critiche relative al trattamento dei dati sanitari e dell'assenza, almeno fino ad oggi, del sostegno e dell'approvazione da parte dei Governi di tutto il mondo.
Passaporto Sanitario: cos'è?
Passaporto Sanitario: cosa è? Il passaporto sanitario è un documento digitale o cartaceo che indica lo stato sanitario di un soggetto, in particolare l'esito dell'ultimo tampone anti-covid e se una persona si è sottoposta al vaccino contro il Coronavirus.
Si tratta di un progetto che ha il fine di facilitare i viaggi in questo difficile periodo storico.
Ieri sembrava solo un'utopia la realizzazione di un progetto del genere, ma oggi tutto diventa reale con il Green Pass Covid dell'Unione Europea, un documento necessario e obbligatorio per viaggiare nel territorio dell'UE e nell'area Schengen.
Si parla molto del passaporto sanitario perché è tra le ultime notizie per chi viaggia ai tempi del Coronavirus, e perché al progetto istituzionale dell'Unione Europea se ne aggiungono altri privati, alcuni dei quali già in uso nel mondo.
Il Pass Covid dell'Unione Europea
Si tratta di un vero e proprio passaporto sanitario che viene fornito a tutte le persone che vivono nel territorio dell'Unione Europea, nonché nell'area Schengen o che intendono viaggiare all'interno di questa area geografica.
Il Green Pass Covid dell'UE, conosciuto anche con il nome di Digital Green Certificate, è un documento in formato digitale e cartaceo che, tramite l'utilizzo di un codice QR riporta le informazioni sanitarie della persona interessata, in particolare:
- se ci si è sottoposti al vaccino;
- se si è in possesso di un tampone con esito negativo;
- se si ha avuto il Coronavirus e se è guariti da quest'ultimo.
Questo documento viene rilasciato in formato cartaceo o digitale quando ci si sottopone al vaccino per il Coronavirus o ad un tampone anti-covid.
Per l'Unione Europea questo è il modo migliore per rendere più sicuri e facili gli spostamenti tra un paese e l'altro, nonché per aiutare il settore turistico che è stato fortemente danneggiato dalla pandemia mondiale del COVID-19.
CommonPass
S tratta di uno dei primi progetti realizzati dall'inizio della pandemia del Coronavirus. Il Passaporto Sanitario della CommonPass, sviluppato dalla Project Foundation e il World Economic Forum, le quali sono state appoggiate nel progetto da importanti compagnie aeree come la Lufthansa, la Swiss, la United Airlines, la Cathay Pacific, la JetBlue e l'associazione internazionale Airport Council International.
Del resto le compagnie aeree di tutto il mondo, fortemente colpite dalla crisi economica che è scaturita a seguito della pandemia mondiale del Coronavirus, hanno tutto l'interesse ha utilizzare questo documento sanitario, che potrebbe facilitare gli spostamenti aerei, e non solo, in questo difficile momento.
Travel Pass
Un altro progetto che merita attenzione è senza alcun dubbio il Travel Pass della International Air Transport Association (IATA), un passaporto sanitario già utilizzato dalla Singapore Airlines.
Questo Travel Pass ha l'obiettivo di creare una banca dati mondiale, dove le informazioni sanitarie vengono aggiornate in tempo reale tra enti sanitari, istituzioni pubbliche e le aziende di trasporto.
In questo modo, il Travel Pass permetterà ai viaggiatori di sapere le regole sanitarie relative all'ingresso nel paese in cui si stanno recando, nonché individuare le strutture in cui è possibile fare il tampone per il COVID-19 prima della partenza.
Una volta effettuato il tampone, il passeggero ottiene un codice QR, che viene aggiornato sul Travel Pass, permettendo di verificare l'esito del tampone e se si è fatto il relativo vaccino.
Digital Health Pass
A differenza del CommonPass e del Travel Pass, il Digital Health Pass è stato sviluppato dalla nota azienda informatica IBM.
Si tratta di un progetto pensato sia per i viaggi ma anche per gli eventi in cui c'è possibilità di aggregazione e assembramento, come eventi sportivi e concerti.
Anche in questo caso, l'utente interessato può scaricare un'applicazione sul proprio smartphone e registrarsi con i suoi dati personali.
L'applicazione avrebbe accesso ai dati sanitari mondiali, diventando così un lasciapassare per chi ha un esito negativo al tampone del coronavirus e per chi ha fatto il relativo vaccino.
AOKpass
Questo progetto è diverso dagli altri. Infatti la AOKpass è un applicazione che archivia tutti i dati sanitari di una persona, la quale può mostrare durante un viaggio un eventuale esito negativo al tampone o una prova di vaccino anti COVID-19.
AOKpass è un progetto sviluppato dalla Camera di Commercio Internazionale, dall'International Sos e dalla Sgs Group.
Le critiche
Il principale problema del passaporto sanitario e dei progetti che fino ad oggi sono stati sviluppati dalle società private viste sopra è quello relativo all'assenza dell'appoggio degli Stati e dei relativi Enti Governativi.
Tuttavia, per molte persone, il passaporto sanitario potrebbe essere una svolta, specialmente per chi ha la necessità di viaggiare, nonché per le compagnie del settore, tra le maggiori colpite dalla crisi economica derivata dalla pandemia mondiale del Coronavirus.
Da questo punto di vista l'Unione Europea è stata senza alcun dubbio pioniera, ovvero è stata la prima organizzazione governativa a pianificare un Covid Pass per i suoi cittadini e per le persone che vivono all'interno dei suoi confini.
Un'altra polemica che si è sollevata è quella legata ad una eventuale discriminazione verso chi si è sottoposto al vaccino e verso chi, invece, ha deciso di non sottoporsi a quest'ultimo o non ha ancora avuto modo di farlo.
La Commissione Europea ha preso la palla al balzo evidenziando che il Passaporto Sanitario dell'Unione Europea non discriminerà nessun individuo, infatti verrà fornito sia a chi si è sottoposto al vaccino, sia a chi non lo ha fatto.
Vien da se che chi ha avuto il vaccino avrà delle possibili agevolazioni nel viaggiare, come quella di non essere sottoposto alla quarantena obbligatoria.

Come farlo e dove richiederlo?
Passaporto Sanitario: come farlo? Il passaporto sanitario dell'Unione Europea viene fornito gratuitamente a chi vive nel territorio dell'UE, e nell'area Schengen, in formato digitale o cartaceo, quando ci si sottopone ad un testo anti-covid, ad uno dei vaccini ritenuti validi dall'Unione Europea o se si è guariti dal Coronavirus.
Il documento viene rilasciato in due lingue, in inglese e nella lingua del paese che lo rilascia.
Nello specifico, il Green Pass Covid dell'Unione Europea viene rilasciato se:
- ci si è sottoposti ad un tampone antigenico o molecolare entro le 48 ore dalla partenza;
- si è vaccinati con tutte le dosi previste da un vaccino riconosciuto all’interno dell’Unione Europea, quindi:
- 2 dosi di Pfizer;
- 2 dosi di Moderna;
- 2 dosi di AstraZeneca;
- 1 dose di Johnson&Johnson.
- si è guariti dal Coronavirus.
Sono responsabili per il rilascio del Green Pass Covid le strutture autorizzate degli stati dell'Unione Europea e dell'area Schengen.
Il documento dev'essere rilasciato a ogni cittadino dell'Unione Europea e ai suoi familiari, indipendentemente dalla nazionalità.
Allo stesso modo, il Green Pass Covid può essere richiesto anche da cittadini di paesi terzi che hanno necessità di viaggiare all'interno dell'Unione Europea o che vivono in questo territorio.
A differenza del Green Pass Covid dell'Unione Europea, ai progetti privati che abbiamo visto sopra si accederà scaricando un applicazione sul proprio smartphone e inserendo alcuni dati personali.
Tutti i progetti privati attualmente disponibili hanno di base la stessa tecnologia, ovvero quello di rendere disponibile il passaporto sanitario semplicemente con un applicazione da scaricare sul proprio smartphone.
Una volta scaricata l'app bisognerà inserire i propri dati, inclusi quelli sanitari.
In questo modo, l'applicazione accede ad una banca dati, che viene aggiornata da tutte le strutture sanitarie ufficiali, evidenziando se l'ultimo tampone sul covid è stato negativo o se ci si è sottoposti al vaccino.
In pratica, le cliniche ospedaliere in cui si faranno i tamponi per il COVID-19, nonché il vaccino contro il Coronavirus, potranno caricare l'esito su una banca dati che sarà sempre collegata con il passaporto sanitario, aggiornando quest'ultimo in tempo reale.

Passaporto Sanitario costo
Quando costa il passaporto sanitario? Il passaporto sanitario non ha alcun costo, è gratuito sia in formato cartaceo che digitale.
Infatti tutti i progetti che sono stati sviluppati fino ad oggi non prevedono alcun costo per l'utente finale, ovvero per chi dovrà utilizzare il passaporto sanitario, così come per il Green Pass Covid.
Così, il passaporto sanitario potrebbe diventare un'alternativa al Test del Coronavirus in aeroporto, nonché una maggiore garanzia per chi viaggia e varca i confini di un paese straniero.
Invece, le spese per lo sviluppo di questi software, nel caso dei progetti privati, non sono state indifferenti, date le persone che ci hanno lavorato dietro e date le tecnologie che sono state implementate.
Tuttavia, le compagnie di viaggi hanno un forte interesse a facilitare gli spostamenti a livello mondiale, dato che il Coronavirus ha ridotto notevolmente il giro di affari che c'è dietro questo settore.
Infatti grazie al passaporto sanitario, il modo di viaggiare potrebbe tornare ad essere più rapido, snello e sicuro, grazie alla possibilità di sapere in tempo reale lo stato di salute dei passeggeri.

Il Green Pass Covid dell'Unione Europea
Il Green Pass Covid dell'Unione Europea, conosciuto anche con il nome di Digital Green Certificate, è un documento in formato digitale o cartaceo necessario per viaggiare all'interno dell'Unione Europea, in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera.
Il nuovo Covid Pass è in formato digitale o cartaceo e al suo interno contiene un codice QR che permette di verificare i dati dell'interessato in tutta sicurezza.
Il Digital Green Certificate viene fornito sia a chi ha fatto il vaccino, sia a chi non si è sottoposto a quest'ultimo. Infatti questo documento sanitario è utile a capire se chi viaggia ha avuto il covid, se ha fatto un tampone prima della partenza o se si è sottoposto al vaccino.
Come si ottiene?
Per ottenere il Green Pass Covid dell'Unione Europea bisogna essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- fare un tampone antigenico o molecolare entro le 48 ore dalla partenza;
- essere vaccinati con tutte le dosi previste da un vaccino riconosciuto all’interno dell’Unione Europea, quindi:
- 2 dosi di Pfizer;
- 2 dosi di Moderna;
- 2 dosi di AstraZeneca;
- 1 dose di Johnson&Johnson.
- essere guariti dal Coronavirus.
Il documento viene rilasciato dalla struttura competente che si è occupata del tampone anti-covid, del vaccino o di fornire le cure mediche durante la malattia legata al Coronavirus (sono inclusi in quest'ultima categoria anche i medici di base).
Il Green Pass Covid viene rilasciato in due lingue:
- inglese;
- nella lingua ufficiale del paese che lo rilascia.
Quanto tempo dura il Green Pass Covid?
La durata varia di caso in caso, ovvero:
- 6 mesi se ci si è sottoposti al vaccino;
- 6 mesi se si è guariti dal Coronavirus;
- 48 ore se ci si è sottoposti ad un tampone anti-covid.
Quali dati contiene il nuovo pass dell’Unione Europea?
Il Digital Green Certificate contiene le seguenti informazioni:
- i certificati di vaccinazione;
- i certificati dei test:
- NNAT/RT-PCR;
- test antigenico rapido.
- certificati per le persone guarite dal COVID-19.
I singoli Stati dell’UE potranno continuare a decidere quali restrizioni sanitarie applicare ai cittadini che varcano le proprie frontiere, tuttavia chi è in possesso del Digital Green Certificate potrà essere esente in modo parziale o totale a queste ultime restrizioni.
In quali Stati è valido il nuovo Covid Pass?
Il Digital Green Certificate sarà valido:
- in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea:
- all’interno dell’Area Schengen e verrà esteso a:
- Islanda;
- Liechtenstein;
- Norvegia ;
- Svizzera.

Green Pass Italia
Il Green Pass Italia, conosciuto anche con il nome di Green Pass Nazionale, è stato un documento digitale e cartaceo necessario per viaggiare in Italia e per spostarsi sul territorio nazionale prima dell'arrivo del Green Pass dell'Unione Europea.
Il Green Pass Italia si basava sulla stessa logica e tecnologia del Green Pass dell'Unione Europea, infatti è stato una sperimentazione del Passaporto Sanitario dell'Unione Europea.
Da quando è obbligatorio il Green Pass Italia?
Il Green Pass Italia è stato obbligatorio dal 16 maggio in tutto il territorio nazionale e dal successivo mese di giugno è stato sostituito da quello ufficiale dell'Unione Europea.
Come si ottiene il Green Pass Italia?
Il Green Pass Italia veniva rilasciato alle persone che erano in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- un tampone antigenico o molecolare entro le 48 ore dalla partenza;
- essere vaccinati con tutte le dosi previste da un vaccino riconosciuto all’interno dell’Unione Europea, quindi:
- 2 dosi di Pfizer;
- 2 dosi di Moderna;
- 2 dosi di AstraZeneca;
- 1 dose di Johnson&Johnson.
- essere guariti dal Coronavirus.
Dove richiedere il Green Pass Italia?
Il Green Pass Italia viene rilasciato da uno dei seguenti enti:
- dall'azienda che si è occupata di effettuare un tampone anti-covid;
- dalla struttura che si è occupata di fare il vaccino;
- dall'azienda ospedaliera che ha fornito le cure durante la malattia del Coronavirus (nel caso ci si è curati a casa si può chiedere al medico di base).
Quanto dura il Green Pass Italia?
La durata del Green Pass Nazionale varia di caso in caso come di seguito:
- 6 mesi se ci si è sottoposti al vaccino;
- 6 mesi se si è guariti dal Coronavirus;
- 48 ore se ci si è sottoposti ad un tampone anti-covid.

Il Passaporto Vaccinale degli USA
Dopo l'Unione Europea è il turno degli Stati Uniti d'America.
Nell'articolo in inglese dal titolo Vaccine Passports del Washington Post, è emerso che il Governo Americano stia lavorando al suo Passaporto Sanitario.
Il progetto è attualmente nelle mani del Dipartimento della Salute Americano che sta guidando i lavori su cui si appoggiano altre aziende private.
Il Passaporto Vaccinale degli USA sarà gratuito e verrà fornito a tutti coloro che viaggiano nel territorio degli Stati Uniti d'America.
Si tratta di un documento sanitario che sarà in formato digitale e cartaceo e che funziona in linea generale come tutti i progetti che abbiamo visto fino ad ora.
Difatti, anche il Passaporto Vaccinale degli Stati Uniti avrà un codice QR che permetterà di leggere i dati sanitari del titolare in tempo reale.
Si evince dal nome, che sarà un documento che ha il fine di verificare se le persone in viaggio si sono sottoposte al vaccino sul Coronavirus o meno.
Ma non è tutto.
Così come gli altri progetti di cui sopra, anche questo Passaporto Vaccinale riporterà altri dati sanitari della persone interessata come se quest'ultima è in possesso di un tampone negativo o se ha avuto il COVID-19 ed è successivamente guarito.
Non c'è ancora una data certa dell'uscita del Passaporto Vaccinale degli USA, ma anche in questo caso potrebbe arrivare prima della prossima estate.

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