
Tornare in Italia dopo anni all'estero: tasse, AIRE e amore
- Autore: Marco Valeri
- Pubblicato il: 02-07-2023
- Ultima modifica: 02-07-2023
- Commenti: 57
Tornare in Italia dopo anni all'estero ha davvero senso? Dopo anni passati lontano dai confini nazionali sono arrivato alla conclusione che dipende molto da quello che è il tuo obiettivo di vita.
Ad ogni modo, chiunque si trasferisce a vivere all'estero finisce con il fare questo pensiero.
Erroneamente finiamo per pensare che tornare a casa sia una sconfitta.
In questo articolo ti spiego perché non lo è e lo faccio dopo diversi anni lontano da casa e oltre i confini nazionali.
Ma questo non è l'unico aspetto di cui ti voglio parlare dato che ci sono delle questioni pratiche ed emotive che seguono questo pensiero.
Infatti tornare a vivere in Italia significa anche dover regolarizzare alcune situazioni come:
- l'iscrizione all'AIRE;
- le tasse e le casistiche relative alla doppia tassazione;
- il passaporto.
Con questo articolo voglio affrontare tutti questi aspetti, a partire da quello legato al lato delle emozioni di chi si pone questa domanda, fino a svelarti quella che secondo me è la risposta più adatta a questo quesito, anche per te.
- Tornare in Italia dopo anni all'estero
- Tornare in Italia dall'Inghilterra dopo Londra
- AIRE e tasse: cosa fare?
- Tornare in Italia con il passaporto scaduto: cosa fare?
- Tornare in Italia per amore o no?
Tornare in Italia dopo anni all'estero
Tornare a casa dopo un periodo all'estero è la domanda che si pongono, chi prima e chi dopo, tutti i connazionali che vivono fuori dall'Italia.
Ognuno per un motivo diverso.
C'è chi si è posto questa domanda per nostalgia di casa,
chi perché era stufo della sua vita all'estero,
chi perché non ha trovato quello che stava cercando,
chi perché un giorno spera di tornare a casa anche se si è realizzato lontano dal nostro paese.
E tu perché te lo stai chiedendo?
Io ti posso dire che è una domanda che mi sono fatto spesso.
Vivo da diversi anni a Londra e grazie a ViaggIn ho avuto modo di girare molto negli ultimi anni.
Tuttavia non mi è mai passata quella nostalgia di casa, quella voglia di tornare a vivere vicino alla mia famiglia, agli amici di un tempo.
Ci sono stati periodi della mia avventura all'estero che questo desiderio è stato più o meno forte.
Ad esempio, quando faccio delle lunghe vacanze a casa, magari per un paio di settimane, mi è sempre difficile tornare alla mia vita di Londra.
Non so bene cosa mi succede ma prima di partire comincio a sentire una gran nostalgia: la mia famiglia,
i parenti,
gli amici,
i pranzi e le cene all'italiana,
la semplicità della nostra gente,
il buon cibo,
i colori dei paesaggi,
i cani che vivono con i miei,
la vita in Italia.
Non ci posso fare niente, io amo il nostro paese e tempo fa ho anche scritto una guida completa su Come si vive in Italia oggi nella quale ho provato, nonostante legittime critiche, ad analizzare gli aspetti positivi del nostro paese.
Vivere all'estero alle volte mi fa sentire come se mi stessi perdendo qualcosa e questo pensiero si trasforma quasi in paura quando trovo i miei genitori un po' più invecchiati dalla volta prima.
Li guardo e tra me e me penso:
ma ne vale davvero la pena di vivere così lontano?
Ti capita mai di ritrovarti in queste sensazioni?
Ti capita mai di provare le stesse emozioni?
Tornare in Italia dall'Inghilterra dopo Londra
Così finisco per pensare che è il caso di tornare in Italia dall'Inghilterra dopo Londra.
Se tutte le cose che ti ho descritto nel paragrafo precedente mi mettono nella condizione di voler tornare, ce ne sono altre che mi bloccano.
Te le voglio provare a spiegare in questo paragrafo anche se poi è una cosa sola che mi spinge a decidere ed è il punto che voglio tenermi per la fine di questo articolo.
Vivere in Inghilterra mi ha dato molto.
E' un'esperienza che mi ha cambiato completamente la vita.
Qui ho trovato una strada,
una direzione,
quello che oggi chiamo il mio Nord e di cui ho parlato in Rimanere in Italia o andare all'estero?
Sarò per sempre grato a questo paese e alla città di Londra per questo motivo.
Insomma, vivere all'estero ti apre la mente, ti permette di crescere, di scoprire nuovi punti di vista e cose nuove su te stesso che prima non conoscevi.
E' un'esperienza che io consiglio a tutti, anche se per un breve periodo.
Viaggiare ti salva la vita o comunque te l'arricchisce.
Ma proviamo a vedere un aspetto molto più pratico: il lavoro.
Sebbene io sia uno di quelli che ama vedere gli aspetti positivi delle cose, incluso il mercato del lavoro italiano, posso affermare che lavorare a Londra oggi presenta degli aspetti che è impossibile non considerare quando ci si pone la domanda torno in Italia o no?
Il mercato del lavoro di Londra è sicuramente più serio di quello italiano (mi dispiace ma è così),
ci sono molte più opportunità per chi parte da zero,
c'è possibilità di crescita se ci si impegna (molto più che in Italia dove in alcuni settori sembra di rimanere sempre al punto di partenza),
il lavoro in nero praticamente non esiste,
si guadagna, a parità di mansione, quasi sempre molto di più.
Ma non è tutto.
A Londra è facile trovare lavoro, spesso anche se non hai esperienza.
In Italia, invece, è difficile trovare lavoro, anche se hai esperienza.
Io sono dell'idea che questo è il motivo per cui la maggior parte di noi, anche se ha voglia di tornare in Italia, non lo fa.
Ti posso dire che, secondo il mio personale punto di vista, la qualità della vita è più alta in Italia che in Inghilterra, ma a parità di opportunità di lavoro, il nostro paese, purtroppo, perde spesso e notevolmente il confronto.
Sempre purtroppo per il mondo del lavoro italiano, la partita è persa quando si parla anche di altri paesi, come la Germania, l'Olanda, il Belgio.
Ma la stessa cosa succede se ci si spinge in America e in altri territori in cui la meritocrazia esiste.
Purtroppo (e lo dico con un certo dispiacere perché amo il mio paese) in Italia è difficile trovare lavoro.
Pensa a tutti i giovani giornalisti laureati che scrivono gratis (o per per una paga da miseria) per grandi testate giornalistiche.
Poi ci sono gli eroi in Italia, gente come Enrico Mentana, un Giornalista (la maiuscola è voluta) che ammette questa chiusura da parte di una buona parte della sua categoria e allora apre un giornale con i suoi soldi e ci mette a lavorare dei giovani giornalisti,
persone valide,
che meritano quel posto e che hanno dato vita ad un quotidiano online davvero piacevole da leggere, il giornale online di Open.
Come vedi, e come saprai, il lavoro è un aspetto davvero cruciale per chi vive all'estero.
Sicuramente non l'unico.
Infatti non è questo l'aspetto che tutt'oggi non mi ha fatto lasciare Londra e tornare in Italia, ma prima di parlartene ti voglio illustrare alcuni aspetti pratici:
quello delle tasse e quello dei documenti che trovi nei successivi paragrafi di questo articolo.
I vantaggi di aver fatto un'esperienza di vita e lavorativa all'estero
Qualunque sia la tua scelta, il fatto di aver vissuto all'estero per un periodo di tempo ti porterà dei vantaggi.
A livello lavorativo ti voglio far presente che chi ha vissuto all'estero riesce a trovare lavoro più facilmente in Italia.
Infatti se hai lavorato per qualche anno in un settore specifico oltre confine potrai rivenderti davvero bene questa tua esperienza nel mondo del lavoro italiano.
Ti dico questo per esperienza dato che diverse persone che ho conosciuto a Londra sono riuscite a tornare in Italia con un lavoro che le aspettava.
Tuttavia questo implica che devi specializzarti in un settore quando sei all'estero.
Un mio caro amico, Gianluca, ha lavorato a Londra per 3 anni come chef, partendo quasi da zero.
Dopo questi tre anni aveva voglia di tornare in Italia.
Così ha iniziato a cercare lavoro da Londra in Italia ed è stato assunto da un albergo in Trentino dove ha continuato ad esercitare la professione di chef.
Oltre al lavoro c'è anche un altro vantaggio.
Vivere all'estero ti mette nella condizione di vivere in un contesto lontano da quello in cui hai sempre vissuto.
Questo ti permette di aprire la tua mente grazie alle sfide e alle esperienze che questa avventura ti mette davanti.
Così, se decidi di tornare in Italia torni con una mente più aperta che ti aiuterà ad affrontare al meglio le nuove sfide.
AIRE e tasse: cosa fare?
Se hai vissuto per diverso tempo all'estero, per tornare in Italia hai bisogno di una certa preparazione.
Ad esempio bisogna chiudere il conto ed aprirne uno nuovo.
Chiudere il contratto d'affitto.
Traslocare, che è già difficile da un quartiere e l'altro, immaginati da due paesi diversi.
Tuttavia con un po' di tempo ed organizzazione si supera tutto, hai vissuto all'estero da solo, non ti spaventa più nulla.
Tornare in Italia: cosa fare con l'AIRE?
Se hai vissuto all'estero per più di 12 mesi hai dovuto iscriverti all'AIRE - Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero.
Se non l'hai fatto sei un fuorilegge ma niente paura:
- non ci sono sanzioni amministrative se non ti iscrivi all'AIRE (e nemmeno penali);
- stai tornando in Italia quindi non ti serve più.
Se, invece, ti sei registrato l'unica cosa che devi fare è comunicarlo al Consolato Italiano di competenza nel paese in cui ti trovi.
Tornare in Italia AIRE: come da comunicato ufficiale della Farnesina, se hai deciso di tornare a vivere in Italia devi comunicarlo al Consolato Italiano del paese in cui ti trovi che provvederà a cancellare la tua iscrizione all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero.
Nulla di complicato come vedi.
Il Ministero degli Esteri evidenzia anche che una volta che vieni iscritto all'A.R.P. (Anagrafe della Popolazione Residente) la cancellazione all'AIRE è automatica.
L'iscrizione all'A.R.P avviene in automatico quando prendi nuovamente la residenza presso un Comune italiano.
Tuttavia ti consiglio di comunicare il tuo rientro in Italia al Consolato Italiano del paese in cui vivi.
Non so bene per quale motivo ma questo aspetto spaventa spesso i connazionali che devono rientrare in Italia.
La faccenda, però, è molto semplice.
Quando sei residente in un paese paghi le tasse solo in quel paese.
I trattati europei legiferano che non dev'essere applicata la doppia tassazione per chi vive all'estero.
Ti faccio un esempio: io lavoro a Londra, città in cui ho la residenza.
Sono anche iscritto all'AIRE.
I miei redditi non vengono tassati in Italia ma solo nel Regno Unito, questo avviene anche perché non producono alcun reddito in Italia.
Infatti la maggior parte dei paesi ha aderito agli accordi contro la doppia tassazione (quindi non solo i paesi dell'Unione Europea), argomento su cui ho scritto un intero articolo per chiarire tutti i punti relativi a questo aspetto di chi decide di andare a vivere all'estero.
Paghi le tasse nel paese in cui sei residente, quindi il giorno che decidi di tornare in Italia, una volta che risulterai nuovamente residente in un Comune italiano smetterai di pagare le tasse nel paese estero.
I casi in cui puoi essere soggetto alla doppia tassazione, ma che non riguardano l'argomento di cui stiamo parlando, sono quando vivi in un paese ma produci reddito in un altro.
Ti faccio un esempio: se vivi a Berlino, ma hai una casa di proprietà a Milano che affitti regolarmente, sul reddito che ne deriva dall'affitto pagherai le imposte allo Stato Italiano.
Tornare in Italia con il passaporto scaduto: cosa fare?
Ultima questione che aggiungo prima di svelarti il mio punto di vista su tutta questa faccenda.
Ho deciso di mettere questo paragrafo per le tante domande che ho ricevuto.
Se vivi all'estero e hai il passaporto scaduto devi sapere che puoi richiederlo presso il Consolato Italiano di competenza.
Questo è uno dei tanti vantaggi per chi si iscrive all'AIRE (iscrizione che tra l'altro è gratuita e che si fa online in pochi minuti).
Infatti se vivi all'estero e sei iscritto all'AIRE puoi:
- fare il passaporto italiano all'estero;
- rinnovare il passaporto italiano all'estero;
- fare la carta d'identità italiana all'estero;
- rinnovare la carta d'identità all'estero;
- votare in Italia dall'estero grazie al voto per corrispondenza degli italiani all'estero.
Credimi che si tratta di aspetti molto comodi e sono solo alcuni dei vantaggi.
Tuttavia se torni a vivere in Italia ed hai il passaporto scaduto puoi richiedere semplicemente il rinnovo del passaporto italiano in Italia.
La legge italiana infatti evidenzia che tutti i cittadini italiani devono essere messi nella condizione di poter richiedere il passaporto nel loro paese.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni ti rimando alla mia guida sui Documenti per il rinnovo del passaporto italiano.
Tornare in Italia per amore o no?
Tornare in Italia per amore o no? Dipende da quello che vuoi.
Mi manca casa.
Mi manca la mia famiglia,
Mi manca la vita che facevo in Italia.
Oggi come oggi mi sento anche con un piede da una parte e l'altro dall'altra.
Marco, che significa?
Mi spiego: sono convinto che se tornassi a vivere in Italia oggi mi mancherebbe anche Londra.
Tuttavia, ho capito che puoi rispondere a questa domanda solo dopo aver risposto (sinceramente) ad un'altra domanda ancora:
cosa vuoi dalla vita?
Se quello che vuoi veramente si trova in Italia puoi anche finire di leggere questo articolo e andare a fare la valigia.
Se quello che vuoi dalla tua vita si trova al momento lontano da casa continua a seguire la tua strada.
Scrivo per ViaggIn perché amo scrivere ma nella vita lavoro nel ramo informatico.
Nella città di Londra ho cominciato un percorso difficile ma pieno di soddisfazioni che mi sta facendo crescere nel mio lavoro.
Questo è il motivo per cui, nonostante l'amore che ho per il mio paese, ancora vivo lontano da casa e a quanto pare ci starò ancora per qualche anno.
Ti invito a porti la stessa domanda e a risponderti sinceramente.
Sai solo tu cosa è meglio per te.
E non sentirti mai sconfitto.
C'è chi vede il tornare in Italia dall'estero una sconfitta.
Non c'è nulla di più falso.
Sai tu dove e come devi andare in questo momento.
Inoltre, nella maggior parte dei casi, lavorare in un altro paese ti permette di avere un'esperienza sul curriculum che spesso ti aiuta a trovare lavoro in Italia con più facilità.
I dubbi sono legittimi e più che validi, però alla fine la tua felicità è l'unica cosa che conta.
Non te lo dimenticare: se hai deciso di tornare a casa sentiti davvero libero di farlo.
Se, invece, hai deciso di continuare il tuo viaggio, buon proseguimento.
Indipendentemente da quello che farai ti auguro il meglio.
A presto.

Federico Calvanelli
Sono d'accordo con te, se la decisione che prendi è totalmente tua e la senti come la cosa giusta da fare nessuno può giudicare una decisione simile