Viaggi nello spazio per turismo: prezzi e curiosità

  • Autore: Marco Valeri
  • Pubblicato il: 11-06-2023
  • Ultima modifica: 11-06-2023
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I viaggi nello spazio sono una forma di turismo molto costosa e che hanno un impatto ambientale molto negativo se si considera l'elevato consumo di carburante per il tempo che realmente si rimane nello spazio.

La prima azienda che ha dato via a questo turismo è stata la Virgin Galactic di Richard Branson ma oggi altre compagnie stanno seguendo le sue orme, basta pensare alla Blue Origin di Jeff Bezos.

Ma Richard Branson non è stato il primo turista nello spazio.

Sono, infatti, diversi i turisti che hanno avuto modo di fare un giro turistico intorno alla terra.

Ad ogni modo, oggi diversi grandi imprenditori si stanno spingendo in questo settore molto particolare e costoso.

Non ci rimane di conoscere più da vicino questo nuovo ramo del turismo.

  1. Viaggi nello spazio per turismo
  2. Viaggio nello spazio: costo e prezzo
  3. Primo viaggio nello spazio: dati e curiosità

Viaggi nello spazio per turismo

 

Richard Branson ha aperto le frontiere del turismo spaziale con la sua Virgin Galactic nel 2021, facendo un giro turistico fuori dall'atmosfera terrestre con la navicella VSS Unity, un veicolo che ha dato vita via al turismo spaziale a tutti gli effetti.

VSS Unity è un particolare aereo che trasporta una navicella, che è proprio quella che ospita i turisti e che arriva sullo spazio.

Il progetto di Virgin Galactic è il seguente: una volta che tutti sono a bordo, lo spazioplano prende il volo come un normale aereo.

Raggiunti i 16 mila metri d’altezza sgancia la navicella spaziale che rimane per qualche istante sospesa e, una volta in posizione verso lo spazio, accende i suoi motori uscendo dall'atmosfera terrestre dove rimane per qualche minuto, il tempo necessario per vedere un panorama che fino ad oggi abbiamo ammirato in foto, nonché il tempo necessario per provare l’esperienza di rimanere senza gravità.

Dopo che la navicella è rimasta per qualche minuto nello spazio, rientra nell'atmosfera e planando torna al punto di partenza, continuando a rimanere separata dall'aereo madre.

Viaggi nello spazio: la Virgin Galactic ha fatto sapere che dal punto di lancio, Stati Uniti, New Mexico, è possibile prendere parte a questa avventura.

Nello stesso sito il 17 ottobre del 2011 è stato inaugurato il primo aeroporto spaziale della storia sito proprio in mezzo al deserto.

Già agli inizia dello scorso anno la Virgin Galactic ha ripreso i lanci di prova che sono andati a buon fine e non sono stati gli unici.

La SpaceX di Elon Musk ha mandato la prima auto elettrica su Marte.

 

Viaggio nello spazio: costo e prezzo

 

Viaggi nello spazio quanto costa? I viaggi nello spazio privati hanno un costo che si aggira sui 200.000 dollari americani.

Questo è il prezzo da pagare oggi per un viaggio spaziale con la Virgin Galactic.

Infatti i viaggi nello spazio a pagamento sono un tipo di esperienza decisamente onerosa.

Le prime prenotazioni per prendere parte ai prossimi viaggi sono arrivate da persone del mondo dello spettacolo, nonché imprenditori e uomini d’affari.

In base al progetto realizzato, l’aerospazio della Virgin Galactic porta con sé 6 turisti più i piloti.

Per la Virgin Galactic ci sarà una bella entrata se moltiplichiamo il prezzo del biglietto per i passeggeri trasportati.

In molti vorrebbero provare questa esperienza almeno una volta nella vita.

Sebbene la Virgin Galactic abbia a che fare con altre aziende che stanno lavorando a progetti affini e che molto presto si immetteranno nel mercato, dubito che la ridotta concorrenza del settore possa far spuntare viaggi nello spazio low cost, data la delicatezza dei voli e il gran consumo di energia che serve ad una navicella spaziale per raggiungere lo spazio e tornare indietro.

Ovviamente mai dire mai.

Già ad oggi è possibile prenotare una visita nel sito creato dalla Virgin Galactic e prendere parte ai prossimi lanci.

Ma nel settore del turismo spaziale stanno entrando altri grandi nomi come Jeff Bezos e Elon Musk.

 

Primo viaggio nello spazio: dati e curiosità

 

Sono anni che l’uomo lavora a questo genere di attività, un settore da sempre prevalentemente nelle mani di agenzie governative (come la NASA e la Roscosmos), soggetto ad elevati costi e ad un’adeguata preparazione da parte dei piloti.

Con il turismo spaziale le cose potrebbero cambiare dato che i viaggi spaziali saranno alla portata di semplici cittadini privati che avranno voglia di fare questa esperienza.

Il prezzo per un viaggio nello spazio di circa 6 minuti oggi ammonta a $200.000 ma una somma molto più alta è stata pagata dal primo turista spaziale.

L’ex scienziato e uomo d’affari Dennis Tito ha pagato 20 milioni di dollari per un viaggio nello spazio di 7 giorni che lo ha reso il primo turista spaziale, partito dalla Terra il 28 aprile del 2001.

Dopo questo primo viaggio ne sono seguiti altri anche se si è sempre trattato di lanci sporadici ed effettuati da uomini d'affari o molto ricchi, in grado di sostenere cifre da capogiro per un'esperienza che va oltre i confini terrestri.

Sebbene le apparecchiature di oggi siano all'avanguardia e si avvalgono delle più sofisticate tecnologie, c’è da dire che il rischio delle spedizioni nello spazio sia ancora presente.

Il primo volo di prova della Virgin Galactic si è trasformato in una tragedia.

È il 31 dicembre del 2014 e l’azienda prova il suo aerospaziale per la quarta volta.

L’aereo madre prende quota senza problemi ma quando arriva all'altezza giusta sgancia la navicella che invece di prendere potenza con il suo motore per arrivare sullo spazio perde quota e finisce per distruggersi nel deserto del Mojave, facendo perdere la vita al pilota Michael Alsbury e lasciando gravemente ferito Peter Siebold.

Dopo l’incidente ci furono delle lunghe indagini dalle quali si evinse che non si trattò di un problema tecnico ma di un errore di manovra del pilota che sfortunatamente perse la vita.

Da allora Richard Branson si è rimesso al lavoro con il suo staff della Virgin Galactic per migliorare il funzionamento creando una navicella che nel 2021 lo ha portato nello spazio.

Mentre le aziende investono sul turismo spaziale notando l’interessamento di una buona parte di persone, si solleva un dato che non non può essere trascurato: l’inquinamento.

Si parla oggi molto dei danni che l’inquinamento sta portando al nostro pianeta. Il turismo spaziale sembra non tenerne conto dato l’elevato consumo di energie che richiede ogni singola spedizione, un consumo che sembra essere l’equivalente di più del doppio di quanto consuma a livello energetico una famiglia americana in un anno.

Sul merito Virgin Galactic e il suo staff non si sono ancora esposti ma il fatto che una ristretta cerchia di clienti benestanti possa inquinare così tanto per qualche minuto sullo spazio non sembra averli turbati più di tanto.

 

Viaggi nello spazio: s’invecchia? Dopo anni di viaggi e spedizioni oltre l’atmosfera terrestre, la scienza è riuscita a stabilire che nello spazio le persone tendono ad invecchiare più velocemente.

Lo dimostrano diversi studi e lo si è potuto anche vedere sulla spedizione della conosciuta Samantha Cristoforetti che dopo 7 mesi nello spazio si è dovuta sottoporre ad un lunga riabilitazione.

Secondo uno studio dell’Istituto di Medicina Rigenerativa Ismerian, nello spazio si invecchia più velocemente che sulla Terra.

Lo studio evidenzia un invecchiamento che non si manifesta nell'aspetto esteriore. Non aumentano le rughe e i capelli bianchi ma ci sono delle conseguenze che il corpo umano subisce rimanendo senza gravità per un lungo periodo ed anche in un ambiente in cui i movimenti sono ridotti.

In pratica il corpo umano non è stato progettato per stare nello spazio e quando ci resta per periodi prolungati va incontro a problemi non indifferenti come perdita di massa ossea, perdita della massa muscolare, problemi cardiaci, di cecità, osteoporosi e diabete.

In pratica, rimanendo senza gravità per un lungo periodo il cervello umano intende che il corpo non ha bisogno di muscoli e ossa per sostenere la sua struttura. Inoltre gli stessi movimenti sono decisamente ridotti in un contesto in cui viene a mancare la gravità.

Questo evidenzia dei problemi che molti astronauti riportano al ritorno delle loro missioni, dai problemi di equilibrio e quelli agli occhi, ai quali si affiancano anche quelli al sistema immunitario dettati dalle radiazioni a cui sono soggetti.

Un problema, quest’ultimo, che molto probabilmente non si porranno i prossimi turisti spaziali dato che gli sarà concesso di rimanere nello spazio solo per qualche minuto.

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