Viaggiare da sola: la mia esperienza e consigli pratici

  • Autore: Caterina Giordo
  • Pubblicato il: 05-03-2023
  • Ultima modifica: 05-03-2023
  • Commenti: 7

 

Viaggiare da sola è un'esperienza che consiglio a tutti nella vita.

Si tratta di un qualcosa che a me ha dato molto ed è quello di cui vi voglio parlare in questo articolo.

Io viaggio da sola perché mi aiuta a ritrovare la concentrazione nei momenti in cui ho troppe cose per la mente. 

Capitano a tutti quei momenti, quando ti sembra di vivere una vita confusa ed insoddisfacente, quando hai un disperato bisogno di nuovi stimoli ma non sai bene cosa fare.

Perché c'è sempre quella mattina in cui ti svegli e niente di ciò che hai intorno ha senso, o forse ce l'ha ma lo percepisci come banale, noioso.

E allora vieni pervasa dalla stessa sensazione di quando apri l'armadio e, sebbene sia pieno di abiti, non trovi niente da indossare.

In quell'istante l'unica cosa sensata da fare sembra quella di uscire di casa e comprare qualcosa di nuovo.

Ecco, io viaggio.

Qual è la tua ragione?

 

 

Viaggiare da sola

 

 

Come fai a viaggiare spesso?

Dove trovi i soldi?

Con il lavoro come fai?

Sono alcune delle domande che mi sento ripetere quando parlo dei luoghi che visito, della frequenza con cui provo ad andare in Sardegna, della lista di nuovi posti da visitare ogni anno.

Da quando vivo a Londra, se sto in città per più di 3 mesi mi sento appesantita, sia mentalmente che fisicamente.

Londra è un luogo che amo praticamente da sempre, da quando arrivai in Inghilterra a 18 anni per la prima volta (ma quella è un'altra storia), eppure è una città che chiede davvero tanto.

Sarà che con il passare degli anni riesco a mettere a fuoco le mie priorità con una precisione che prima mi mancava.

Viaggiare da sola non significa necessariamente arrivare dall'altro capo del globo terrestre.

E soprattutto non significa spendere una fortuna.

Se hai la mente flessibile e sei una persona creativa, in grado di scindere il concetto di viaggio da quello di vacanza, sono sicura che ti troverai d'accordo con me.

Viaggiare da sola significa apprezzare se stessi tanto da desiderare di spendere del tempo in solitudine.

Puoi provare a superare le tue paure con delle gite di un giorno in una città non troppo lontana.

Chiudi gli occhi e immagina un posto in cui vorresti andare, anche in cui sei già stata.

Prendi il treno, sarà più facile e ti devo dire la verità, il treno è il mio mezzo di trasporto preferito.

Chi viaggia da solo ha amici, una famiglia, un partner, ma insieme a tutto ciò sente il bisogno di ritagliarsi del tempo per sé.

Ti sembra strano?

Hai mai sentito la curiosità di sperimentare un viaggio in solitaria?

Tian Tan Buddha ad Hong Kong
Photo by Nadine Marfurt on Unsplash

 

Viaggiare da sola dove andare?

 

 

Noi donne siamo esseri curiosi, ma spesso ci troviamo a frenare la nostra curiosità per via delle nostre innumerevoli incertezze.

Eppure le nostre connessioni neurologiche viaggiano veloci, la nostra mente pensa, e le nostre potenzialità sono infinite.

Non molto tempo fa una mia carissima amica ha organizzato un viaggio in Giappone lungo due settimane.

Da sola.

Siamo rimaste in contatto durante tutta la durata della sua avventura orientale.

E mentre io facevo i conti con le mie paure (perché ok l'Europa, ma l'Asia? L'Asia è lontana) lei realizzava un sogno, incontrando persone fantastiche e diventando ogni giorno un pochino più ricca dentro.

E perché no, anche più forte e sicura di sé.

Eppure il Giappone pullula di solo travelers provenienti da tutto il mondo, ed è una tra le mete consigliate a chi sceglie di mettersi in viaggio in solitaria.

Potresti farci un pensierino per assistere alla fioritura dei ciliegi, lo splendido Hanami, la prossima primavera.

Se non sai di cosa parlo, puoi leggere la nostra guida che parla di quando andare in Giappone per la fioritura dei ciliegi.

Quando viaggiamo da soli è essenziale considerare l'aspetto della sicurezza.

Qualora tu abbia in mente un Paese particolare, ma non sai com'è la situazione da quelle parti, ti consiglio di consultare sempre il portale della Farnesina per viaggiare sicuri.

Tra i Paesi che ti consiglio di prendere in considerazione, qualora tu decidessi di viaggiare in solitaria (ma non solo), c'è il Canada.

Si tratta di un altra nazione estremamente ospitale, dove poter visitare grandi città come Toronto, ma anche fare il pieno di piccoli centri e paesaggi naturali da cartolina.

Se cerchi un luogo dove poter coniugare esplorazione e relax, eccolo qui.

Ngong Ping ad Hong Kong
Photo by Meckl Antal on Unsplash

 

Viaggiare da sola in Italia

 

 

Ma come ho accennato qualche riga fa, non serve necessariamente andare troppo lontano.

Soprattutto se è il tuo primo viaggio, potresti provare a scegliere una delle splendide mete italiane.

Sei mai stata a Roma?

Roma è una di quelle città in cui perdersi tra le vie del centro storico è un vero e proprio privilegio.

Dimentica le polemiche che senti in televisione, e immagina di ritrovarti a passeggiare su Via dei Fori Imperiali al tramonto.

Puoi provare un buonissimo piatto di cacio e pepe a Trastevere, passeggiare a Borgo Pio e ritrovarti a fotografare la bellissima fontana delle Tartarughe, in Piazza Mattei.

Roma la raggiungi facilmente col treno, se invece vivi su un'isola il volo non dura neanche un'ora.

Qualora tu viva sulla terra ferma e decidessi di visitare un'isola, puoi provare con la Sardegna.

Se atterri ad Alghero hai a disposizione una cittadina a misura d'uomo, dove incontrare turisti italiani e non, ma anche tanti abitanti del luogo ospitali e socievoli.

Sarai in grado di passare delle giornate in riva al mare che senza dubbio ti resteranno nel cuore.

La Sardegna non è l'unica isola, perché non andare a Palermo, a fare il pieno di granite e arancini?

Anche in Sicilia troverai gente ospitale, cibo buonissimo, paesaggi da cartolina e tradizione, tanta.

In alternativa puoi scegliere una delle meraviglie della Toscana, questa è tra le regioni italiane più amate dai turisti di tutto il mondo.

Ci sarà pure un motivo.

Diciamocelo, in Italia è quasi impossibile annoiarsi.

Isola di Pasqua in Cile
Photo by Sophie The Laya Yogis on Unsplash

 

Viaggiare da sola in Europa

 

 

L'Italia è bellissima, ma desideri spingerti un pochino più in là.

Come darti torto? L'Europa è così ricca di cose da fare e posti da visitare, che se ci penso mi viene voglia di mettermi di nuovo in viaggio domani.

Tra i paesi che ti consiglio di prendere in considerazione per un'esperienza di solo travel, c'è senza dubbio il Portogallo.

Dalla splendida Lisbona alle spiagge dell'Algarve, il Portogallo è accogliente, caldo, bello da visitare e anche abbastanza economico.

Si raggiunge facilmente con qualche ora di volo, ed è servito anche da numerose compagnie low-cost.

Ci sono tantissimi italiani che hanno scelto questa nazione per cambiare vita, questo perché in Portogallo si passano momenti davvero piacevoli, tra città, mare, natura e chi più ne ha, più ne metta.

Lisbona è la città Europea dove le giornate di sole sono più numerose.

Le cose da fare all'aperto sono tantissime.

Una tra tante è un giro sul famosissimo tram numero 28, che con pochi euro ti regalerà un'esperienza davvero piacevole.

Viaggiare da soli non significa, ovviamente, restare soli durante tutto il viaggio.

Anche in questo caso la tecnologia ci viene in soccorso, con alcune app che puoi scaricare prima del tuo viaggio.

Una tra queste è la famosa è  l'applicazione di viaggio Couchsurfing, questa ti permette non solo di trovare e offrire alloggio, ma anche di incontrare la numerosa e viva comunità di viaggiatori solitari provenienti da tutto il mondo.

Può essere un buon modo per fare amicizia.

Tra i luoghi in Europa da prendere in considerazione per un viaggio in solitaria c'è anche la Francia, magari al Sud, perché respirare l'aria al profumo di lavanda in Provenza merita.

Oppure la Spagna, dove tra musei, eventi tradizionali e piatti tipici non ti annoierai di certo.

Viaggiare da soli per ritrovare se stessi, ma anche per conoscere ciò che ci aspetta non appena decidiamo di varcare la soglia della nostra zona di comfort.

Perché c'è un mondo fatto di luoghi, di esperienze, sorrisi e vita che scorre, che aspetta solo noi.

La spiaggia di Fuerteventura alle Isole Canarie
Photo by Michael Baccin on Unsplash

 

Viaggi da soli in gruppo

 

 

Esatto, si può viaggiare da soli con la possibilità di unirsi ad un gruppo di avventurieri solitari come noi che si riunisce per condividere un'esperienza nuova, ma non solo.

Come funziona?

Ci sono diverse organizzazioni che danno la possibilità a chi, per tanti motivi, viaggia da solo ma vorrebbe comunque condividere questo momento con qualcuno.

E' un'ottima occasione per fare amicizia, o magari semplicemente per partire alla volta di paesi lontani dove un solo traveler non si sentirebbe proprio al sicuro.

I viaggi in gruppo uniscono persone provenienti da diversi posti d'Italia che condividono lo stesso amore per l'avventura e per la scoperta di paesi nuovi, vicini e lontani.

Potresti considerare questa opzione.

Ovviamente ci sono dei fattori essenziali che non puoi non considerare.

Quando si viaggia in gruppo si condivide un momento, si socializza, e ci si ritrova a passare molto tempo in compagnia di perfetti sconosciuti.

Serve molta pazienza, ma soprattutto è fondamentale sapersi adattare.

A volte chi sceglie di viaggiare da solo, lo fa proprio perché non vuole o non riesce ad adattarsi alle abitudini altrui.

Semplicemente stare soli ci permette di poter ascoltare solo ed esclusivamente noi stessi e le nostre esigenze.

Interrogati a lungo prima di buttarti in qualcosa che, in cuor tuo, sai già non funzionerà.

Se invece pensi che questa sia un'idea meravigliosa, non ti resta che metterti in contatto con una di queste grandi e variegate community di esploratori.

Basilica di Santa Maria della Salute a Venezia
Photo by James Crawford on Unsplash

 

Come viaggiare da sola mi ha cambiato la vita

 

 

Sono sempre stata una bambina curiosa, e quello che avevo intorno non mi bastava mai.

Il mio desiderio più grande, quando ero piccola, era diventare un adulto felice.

“Voglio diventare grande” era quasi un mantra.

Per qualche ragione mi sentivo costretta, mi sentivo vincolata e per niente libera.

Non sono cresciuta in un ambiente oppressivo, severo quello sì, ma i miei genitori hanno sempre tentato di incoraggiarmi ad intraprendere una strada che mi appagasse al 100%, provando il più possibile a lasciare che fossi in grado di scegliere da sola il mio futuro.

Con il passare degli anni il desiderio di uscire dalla mia zona di comfort ed esplorare nuove realtà è diventata una vera e propria ragione di vita.

Così una volta diplomata, potevo finalmente liberarmi di quel fardello che mi opprimeva e fare le valigie alla ricerca di una nuova ed indipendente me stessa.

 

Avevo 19 anni ed ero l’ennesima “terrona” che partiva verso Roma per studiare e cercare la sua “fortuna”.

Partii sola, con tutte le mie cose ed un’unica certezza: non sarei tornata indietro per nessuna ragione al mondo.

Non a caso tra le cose per cui noi sardi siamo famosi c’è il nostro orgoglio.

Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non sapevo ancora quanto, come non conoscevo quelli che sono i benefici di chi viaggia da sola.

L’università, l’affitto da pagare, le spese ed i soldi che non bastavano mai, nonostante avessi trovato un lavoro per mantenermi.

Non avevo amici, non conoscevo nessuno e Roma, paragonata alla mia Sassari, sembrava immensa.

Lo sconforto non tardò ad arrivare, e probabilmente senza il sostegno dei miei amici lontani, e la presenza dell’orgoglio, sarei volentieri tornata a casa.

Nelle prime settimane, mentre aspettavo l’inizio delle lezioni universitarie, passavo il tempo ad esplorare la città.

Cartina alla mano, zaino e abbonamento dei mezzi pubblici, esploravo un mondo completamente nuovo.

Niente smartphone, niente WhatsApp, Facebook o Instagram, nessuna storia da condividere, nessuno a cui inviare le foto del mio itinerario in tempo reale.

Mi chiedo se ora sarei in grado di affrontare un viaggio del genere, io che oggi senza il cellulare difficilmente esco di casa.

Partire da sola è stata la scelta più azzardata della mia vita, nonché la migliore.

Tra l’università ed il lavoro ho conosciuto alcune tra le persone più importanti della mia vita, molte delle quali fanno parte della mia vita tutt’ora.

Passo dopo passo, fallimento dopo fallimento, sono arrivate le prime soddisfazioni ed ho imparato a stare bene con me stessa.

Ho imparato il piacere della solitudine, ho imparato a non annoiarmi mai, a coltivare le mie passioni e ad inseguire i miei sogni, che cambiano e si evolvono esattamente come me.

Il contatto con altre persone che hanno intrapreso lo stesso mio percorso lontano da casa, mi ha permesso di fare amicizia con più facilità.

Amiche ed amici che sono diventati come una seconda famiglia, ora lontana.

 

Dieci anni dopo essere arrivata a Roma, ho deciso insieme al mio partner in crimes di partire di nuovo, stavolta più preparata e consapevole, verso una nuova avventura in terra straniera.

Un anno dopo essere arrivati a Londra è nato ViaggIn e uno dei miei articoli a cui sono più affezionata, come si vive a Londra.

Se mi guardo indietro e ripenso a questi anni, vengo invasa da un immenso senso di gratitudine.

Verso la mia famiglia, per avermi dato gli strumenti necessari per diventare l’adulto indipendente e felice che sognavo da bambina.

Verso il mio orgoglio, che a volte esagera, ma che trasformandosi in determinazione mi spinge sempre là dove voglio arrivare e anche oltre.

Ho fatto ogni tipo di lavoro, incontrato un numero incalcolabile di difficoltà ed ho conosciuto tantissime persone.

Ho avuto denaro e poi debiti, realizzando che i soldi vanno e vengono ed imparando a far sì che non mi consumino come una malattia.

Viaggiare sola e fare i conti solo con me stessa e con le mie capacità mi ha permesso di sviluppare nuove abilità, con la consapevolezza che non esiste situazione che non possa essere affrontata, con la giusta dose di pazienza e forza di volontà.

Se cercate il coraggio di lasciarvi alle spalle una vita che non vi appaga, se vi svegliate tristi e demotivati, se vi guardate intorno e vorreste essere altrove, forse è il caso di fare quel passo in avanti, che vi permetta di darvi la possibilità di vivere la vostra unica e preziosa vita sentendovi felici e a vostro agio.

La felicità non arriverà quando sarete liberi dai problemi che vi affliggono, ma quando in quel mare di problemi avrete la consapevolezza che solo voi siete gli unici in grado di risolverli e che avete tutti gli strumenti necessari per farlo.

E' un tema a cui tengo molto e di cui ho parlato in Cosa fare da soli.

La felicità è svegliarsi ogni mattina ringraziando la vita per un nuovo giorno, perché ogni giorno è un dono, soprattutto quando abbiamo la fortuna di dedicare il nostro tempo facendo qualcosa che ci piace davvero.

Ovviamente, questo non significa che anche voi dobbiate lasciare tutto e partire. Potete tranquillamente iniziare la vostra nuova vita nel luogo in cui vi trovate, nella casa in cui siete, con gli amici di sempre.

L’essenziale è dedicarsi a ciò che più vi appaga.

Trovate la vostra passione, approfonditela, studiate, leggete e viaggiate il più possibile.

Apritevi a nuove persone e nuove realtà, perché ogni vita che si incontra con la vostra ha il meraviglioso potere di rendervi un po’ più ricchi.

Fate una lista delle cose che vi piacciono, e un’altra lista dei desideri che vorreste realizzare.

In questo modo non saranno solo idee astratte, ma pensieri reali, cose concrete e in qualche modo più vicine.

I vostri desideri esistono da qualche parte nel mondo, nascono nel preciso istante in cui diventano reali, su carta.

Sognate in grande, ma siate realisti, evitate cose come vincere la lotteria o vivere senza problemi.

Entrate nel dettaglio di ogni singolo desiderio, descrivete quello che desiderate, come lo desiderate e cosa potreste fare per realizzarlo.

Prendetevi il vostro tempo, godetevi questo momento, state facendo qualcosa per voi, per nutrire il vostro spirito.

Una volta finito sta a voi decidere il da farsi, ma spero che questo piccolo esercizio vi aiuti a fare chiarezza e a realizzare consapevolmente che tutto dipende da voi, e non solo, che è molto più facile di quel che sembra.

La città di Ottawa in Canada di notte
Photo by Marc-Olivier Jodoin on Unsplash

 

Viaggio da sola perché?

 

 

Perché viaggiare da sola? Le ragioni primarie sono il bisogno di sentirmi viva, libera, capace di superare le mie paure e le mie barriere mentali.

Il mio primo viaggio da sola è stato diversi anni fa, e non sono neanche andata troppo lontano.

Ma avevo bisogno di rimettere in ordine le idee, avvolta da quella sensazione di malinconia che solo il mondo che scorre veloce fuori dal finestrino del treno poteva calmare.

Il treno ti coccola, come un amico che sa come ti senti e, silenziosamente, resta con te facendoti sentire meno sola ma allo stesso tempo libera da giudizi e obblighi.

Sono una persona estremamente selettiva quando si tratta di viaggi, ho imparato sulla pelle che puoi avere molti amici e voler bene a molte persone, ma il viaggio è così soggettivo e personale che non può essere condiviso con chiunque.

Bisogna scegliere le persone giuste.

Perché è bello condividere una chiacchiera al tramonto, ma è altrettanto bello restare fianco a fianco senza dire assolutamente nulla.

I motivi per cui scegliamo di viaggiare in solitaria non sono sempre uguali per tutti.

Sebbene ci siano delle ragioni che accomunano tutti i viaggiatori, solitari e non, ognuno di noi percepisce delle sensazioni diverse, ed estremamente personali.

E tu, perché viaggi da sola?

Raccontaci la tua esperienza, scrivici e facci sapere cosa ne pensi, sia che tu abbia deciso di sperimentare ma non sai ancora bene da dove partire, oppure che tu sia tra coloro che hanno più coraggio e che hanno fatto dell'avventura solitaria la loro ragione di vita.

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7 commenti

Caterina Giordo

Pubblicato in data 10-09-2019 21:54:47 da Caterina Giordo

Ciao Agnese, Il tuo commento è una di quelle cose che fanno davvero bene al cuore, quindi grazie per esserti presa del tempo per scriverlo. Mi riempie tremendamente di gioia sapere che quello che ho scritto ti è stato così tanto d'aiuto :) La tua esperienza è stata fantastica! Condivido ogni tuo pensiero, le possibilità che abbiamo sono davvero infinite e l'unica cosa che dobbiamo fare è decidere di coglierle una dopo l'altra. Passare spontaneamente del tempo da soli è terapeutico, rimette tutto al suo posto e migliora il nostro rapporto con noi stessi e con gli altri. Vedrai che non potrai più fare a meno di dedicare del tempo a te stessa ora che ne hai sperimentato i benefici :) Ti mando un abbraccio stretto PS: Villa Torlonia è uno dei miei parchi preferiti della Capitale, ci andavo a passeggiare spesso quando vivevo a Roma!

Agnese Buellis

Pubblicato in data 10-09-2019 17:46:43 da Agnese Buellis

Ciao Caterina, il 12 Agosto di quest'anno mi sono sentita persa, come gran parte di questo benedetto 2019. Il 10 Agosto sono tornata dai 10 giorni di viaggio passati con il mio ragazzo..da lì avrei affrontato quasi 3 settimane a casa da sola (tranne quando poteva raggiungermi lui) per badare al b&b di famiglia e al gatto di casa. Mi sentivo male perché era già finito il MIO VIAGGIO..quello che aspetto dopo ogni inverno di inferno e stanchezza accumulata, e sarebbe iniziato il lungo periodo di noia prima di ricominciare tutto da capo, a Settembre. Insomma il 12 Agosto faccio la cosa più triste al mondo: scrivere su google "come passare da sola l'estate" e inizio a leggere i vari link che mi sono apparsi. Tra questi ho trovato il tuo blog...iniziando dagli articoli che parlavano di uscire da sola per leggere un libro, andare ad un parco, passare qualche ora in mezzo alla natura, ecc... a questo che ADDIRITTURA parlava di andare a fare un viaggio da sola. Mi hai stregata. Colpita totalmente di sorpresa. Ho pensato...ma davvero si può? Eppure sono una ragazza indipendente, mi son fatta tutto da me e riesco a mettere ogni cosa ed impegno sulle spalle, sono stata spesso sola in determinati momenti della giornata o in determinati viaggi dove mi distaccavo dalla cooperativa per vedere luoghi diversi.... ma passare SPONTANEAMENTE del tempo da sola fuori casa non mi è mai passato per l'anticamera del cervello. Grazie a te il giorno dopo sono uscita, sono andata a Villa Torlonia (Roma), mi sono portata un libro e ho iniziato a leggere. Ho iniziato un diario da portarmi dietro in questi momenti di meditazione in giro per i posti magnifici di Roma. Questo mi ha aiutato a ragionare meglio su quello che penso e che voglio dalla vita. Grazie al tuo blog ho prenotato poco dopo un breve viaggio in solitaria a Malta, da cui sono tornata pochi giorni fa e dove ho passato tra i momenti più belli della mia vita. Questo mi ha portato a voler imparare veramente l'inglese, portandomi ad iscrivermi su una piattaforma e passandoci almeno 1 ora al giorno sopra. E' come se mi fossi resettata. Come se tante altre strade si fossero aperte davanti a me. Il mondo e le possibilità sono infinite. E niente... ti volevo ringraziare. I tuoi articoli mi hanno aiutato molto, hanno fatto sì che uscissi da questa casa senza l'esigenza di avere qualcuno accanto. In pratica sto bene da sola con me ora. Questo mi porta a stare bene con le persone che scelgo di mettermi accanto. Grazie, solo questo.

GIULIANA GARBUGLIA

Pubblicato in data 12-07-2018 23:04:34 da GIULIANA GARBUGLIA

Grazie di cuore! Un abbraccio! A presto!

Caterina Giordo

Pubblicato in data 12-07-2018 20:41:38 da Caterina Giordo

Figurati Giuliana, è un piacere! Puoi organizzare, se vuoi, tutto anche da sola su internet, se però preferisci viaggi organizzati ci sono diverse piattaforme online, spesso però queste organizzano dei viaggi abbastanza avventurosi, zaino in spalla e via (almeno quelle che conosco io). Potresti provare a rivolgerti ad un'agenzia di viaggi nella tua città e vedere cosa propongono, magari qualcosa di esplorativo ma più rilassato. Per quanto riguarda la comunicazione in Francia, da tutti i viaggi che sia io che Marco abbiamo fatto, sia insieme che separati, abbiamo appreso che i francesi preferiscono l'italiano all'inglese (a meno che non si parli francese, ovviamente). Durante l'ultimo viaggio che abbiamo fatto a Tolouse, abbiamo provato a comunicare un po' in francese (basico, molto basico) e poi in italiano e a gesti. Non abbiamo incontrato nessuno che parlasse inglese, solo la Signora che ci ha affittato il bnb lo parlava pochissimo, ma anche lei preferiva l'italiano. Fossi in te non mi farei il problema della lingua! :) Comunque, se dovessi aver bisogno di info più dettagliate, nella sezione "Chi Siamo" di questo blog, trovi la nostra mail. Sentiti libera di scriverci! Ti mando un abbraccio. A presto

GIULIANA GARBUGLIA

Pubblicato in data 12-07-2018 20:19:54 da GIULIANA GARBUGLIA

Grazie Caterina, apprezzo molto le tue sagge parole e i tuoi ottimi consigli. Ne farò tesoro! Ho visitato Lisbona e una parte del Portogallo e porto quei luoghi nel cuore...la Provenza è un mio sogno...m anon conosco il francese, con l'inglese me la cavicchio...Mi piacerebbe tanto visitarla ma non saprei da dove cominciare per organizzarmi...mi serve un Agenzia o posso trovare qualcosa in internet da sola?L'ideale forse è un viaggio di gruppo che pensi? Eventualmente mi sapresti indicare a chi rivolgermi? Grazie di cuore Giuliana

Caterina Giordo

Pubblicato in data 12-07-2018 13:41:53 da Caterina Giordo

Buongiorno Giuliana, Intanto ti ringrazio per aver condiviso con me la tua esperienza, e ti faccio i miei complimenti perché voler uscire dalla propria zona di comfort non è mai facile (indipendentemente dall'età), quindi manifestare questo desiderio e attivarsi per realizzarlo, per me è già un grande traguardo. Capisco benissimo quello che scrivi e come ti senti, anche io faccio sempre i conti con le mie ansie ed insicurezze, ovunque vado. Ormai sono diventate le mie migliori amiche. Forse convieni con me, se dico che il modo migliore per superare le proprie ansie non è cercare di annullarle completamente ma farci pace, trovare un equilibrio e usarle a proprio vantaggio. Le nostre paure diventano le nostre migliori alleate nel momento in cui ci spingono oltre le nostre barriere autoimposte, costringendoci a fare dei passi in avanti e quindi migliorandoci giorno dopo giorno. Detto ciò, ci sono tantissimi modi per mettersi alla prova con un viaggio in solitaria. Partirei da un posto non troppo lontano, dove sperimentare il piacere di spendere le giornate in un luogo diverso da sola, ma che non ti faccia sentire completamente un'estranea. A tal proposito mi viene in mente la Provenza, regione splendida a sud della Francia, dove poter visitare nuove città e allo stesso tempo stare al mare. Puoi decidere se arrivarci in aereo o in treno, forse il viaggio in treno è molto lungo, ma sicuramente affascinante. A 15 minuti dal centro di Marsiglia puoi imbatterti in paesaggi di mare spettacolari. Non lontano trovi il Parc National des Calaques, sulla costa le "calanques" sono delle calette dove il mare alterna sfumature blu, turchesi e verdi e ti sembra quasi di stare in un'altra dimensione. Se preferisci i piccoli centri, la cittadina di Le Ciotat è davvero splendida e l'atmosfera che si respira nelle sere d'estate ti fa sentire davvero in pace con te stessa e con l'intero universo. In alternativa alla Provenza, mi spingerei in Spagna, a Valencia, oppure in Portogallo, a Lisbona. La qualità del clima, del cibo, l'ospitalità delle persone che potresti incontrare, sono tutte cose che giocano a favore. Queste sono mete che puoi prendere in considerazione anche per un weekend, il che potrebbe essere un buon modo per cominciare. Che ne pensi? A presto.

GIULIANA GARBUGLIA

Pubblicato in data 12-07-2018 12:49:02 da GIULIANA GARBUGLIA

Buongiorno Caterina, il tuo articolo mi è piaciuto molto e condivido in pieno ciò che dici...Io mi trovo per la prima volta a 59 anni con una relazione appena finita a riprogrammare la mia vita...Non sono così disperata, perchè ho due figlie meravigliose che però avendo la loro vita fuori da casa mia, non possono certo soddisfare totalmente il mio bisogno di stare in compagnia...per farla breve ho bisogno di partire per un viaggio per sperimentarmi e chiarirmi le idee su ciò che voglio dalla vita...viaggiare mi piace, ma essendo una persona insicura, le mie paure mi seguono fedelmente...Forse è per questo che vorrei provare a fare qualcosa di insolito e scoprire magari che sono più intraprendente di quanto pensi...In fondo ho studiato a Padova quattro anni venendo da una paesino di 9000 abitanti... e negli anni settanta per me era già un successo...comunque tornando al viaggio, non sono una appassionata di trekking anche se esperienze in montagna ne ho fatte, non amo molto le affaticate con gli zaini in spalla anche se mi affascinano... Adoro il mare e visitare città, conoscere la storia dei luoghi e soprattutto delle persone ( sono una insegnante e una psicologa)sono molto curiosa e tutto ciò che appartiene ai costumi locali mi attira molto...Per ora penso possa bastare... confido in una tuo riscontro. Grazie A presto

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