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Vivere a Barcellona nel 2023? Affitti, opinioni pro e contro
- Autore: Alessandra Caputo
- Pubblicato il: 25-02-2023
- Ultima modifica: 26-05-2023
- Commenti: 11
Vivere a Barcellona nel 2023 significa vivere in una città che ha molto da offrire e che sembra perfetta se consideriamo che si tratta di una metropoli, ricca di opportunità, piena di storia e bagnata dal mare.
Barcellona è una città che conquista il cuore e che offre tante opportunità a chi sa capirla.
Chi ha la fortuna di visitarla viene colto, anche solo per un fugace momento, dal desiderio di cambiare vita e trasferirsi definitivamente nella ridente città catalana.
Barcellona è una grande metropoli, una città che ha tanto da offrire a chi sa capirla, a chi riesce ad entrare in sintonia con la sua energia.
Se anche voi ci state pensando e se a dir la verità il vostro è più di un semplice sogno a occhi aperti, ma un desiderio concreto che volete trasformare in realtà, allora non perdetevi questo articolo, parleremo di ciò che è necessario sapere prima di intraprendere una nuova meravigliosa avventura in quel di Barca, in particolare:
cosa significa vivere a Barcellona nel 2023 secondo me
gli affitti e il costo della vita
come si vive a Barcellona da pensionato
cosa significa lavorare e vivere a Barcellona
che documenti servono per trasferirsi in questo paese
gli aspetti positivi e negativi
Vivere a Barcellona nel 2023: le mie opinioni
Vorrei dirti qual è la mia opinione di questa città e più nello specifico perché scegliere di vivere a Barcellona nel 2023.
Perché Barcellona è una delle mete più ambite non solo dai turisti ma anche dai tantissimi giovani e meno giovani che hanno deciso di cambiare vita?
Non c’è una risposta sola, ma piuttosto tantissime ragioni, ragioni che in prima persona ho avuto modo di tastare con mano in più di un’occasione.
Barcellona possiede tutto quello che ci si aspetta dalle grandi metropoli ma allo stesso tempo affaccia sul mare, questo le conferisce un fascino decisamente unico e un clima sostanzialmente perfetto: mai troppo freddo in inverno e mai troppo caldo d’estate.
Il fermento culturale è palpabile ed è praticamente impossibile annoiarsi, per non parlare poi dell’ottimo cibo, dell’atmosfera multiculturale, del paesaggio artistico e di quello architettonico.
Non basterebbero giornate intere per rendere giustizia a tutto.
Viverla come cittadino però richiede naturalmente delle considerazioni diverse, considerazioni più approfondite e lungimiranti. Se amate la buona compagnia, il mare, il divertimento, la musica e naturalmente mangiare bene, allora Barcellona non vi deluderà.
Come tutte le grandi città però richiede un certo sforzo organizzativo, ad esempio la necessità di fare attenzione al proprio portafoglio quando si passeggia sulla Rambla, quando si è al mare o quando si prendono i mezzi pubblici, per dirne una.
Ultimamente poi Barcellona è al centro di un aspro dibattito politico ingaggiato fra il governo centrale di Madrid e la Catalogna circa l’indipendenza di quest’ultima. Le recenti elezioni hanno visto ancora una volta vincente il partito indipendentista ma gli equilibri sono ancora tutti da stabilire.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che la città viene letteralmente presa d’assalto dai turisti nei mesi estivi e infine bisogna purtroppo anche riflettere sul fatto che i connazionali che negli ultimi anni si sono trasferiti in questa città hanno raggiunto un numero talmente eccessivo da alimentare in alcune occasioni un sentimento di malcontento da parte dei barcellonesi, che in genere sono invece persone aperte e accoglienti.
Per quel che mi riguarda sono una vera e propria fan di Barcellona e ci torno tutte le volte che ne ho l’occasione, quindi credo che viverla sarebbe davvero una meravigliosa esperienza.
Allo stesso tempo però sono anche una persona alla quale piace affrontare le situazioni nuove con un certo grado di preparazione e con quante più informazioni possibili.
Se anche voi siete dello stesso parere allora andiamo a scoprire insieme il costo della vita a Barcellona.

Vivere a Barcellona affitti e costo della vita
Quanto costa vivere a Barcellona? Come accennato nel paragrafo precedente, Barcellona, anche se caratterizzata da un’atmosfera decisamente particolare e a portata d’uomo, resta pur sempre una grande città, di conseguenza il costo della vita è un aspetto assolutamente da non sottovalutare.
La scorsa estate, parlando con un simpatico tassista, ho scoperto che i prezzi raddoppiano e in alcuni casi addirittura triplicano nel periodo che va da maggio a settembre, variano sostanzialmente a seconda dell’alta o della bassa stagione turistica.
La stessa stanza d’albergo, mi spiegava, può costare 50€ in ottobre e 150€ a giugno e il discorso si applica anche agli affitti e ai servizi in spiaggia.
Se volete cercare un alloggio a Barcellona dunque la cosa migliore è farlo a ottobre inoltrato, se non proprio a novembre.
Un altro aspetto da tenere in considerazione poi è che il costo degli affitti a Barcellona è decisamente andato fuori controllo proprio nell'ultimo anno, quindi è bene restare sempre “sul pezzo” e aggiornarsi continuamente.
Vivere a Barcellona costi: come in tutte le grandi città chiaramente c’è una certa differenza fra i quartieri periferici e quelli più centrali.
Giusto per farci un’idea l’affitto mensile di un monolocale si aggira intorno a una media di 890 € in centro e a 680 € fuori dal centro.
Per quanto riguarda invece una stanza in un appartamento in condivisione allora il prezzo oscilla tra le 400 e le 600 euro.
Se il vostro budget non è molto alto concentratevi su quartieri un po' più periferici come Bogatell, Sant’Andreu, Bon Pastor e Sants, che sono comunque serviti perfettamente dal trasporto pubblico. Anche il Raval e l’adiacente Sant’Antoni offrono soluzioni interessanti, ma essendo quartieri popolari la maggior parte delle case sono abbastanza datate.
In ogni caso il consiglio è quello di utilizzare i portali di riferimento per gli affitti a Barcellona e per trovare casa a Barcellona.
Il costo della vita più in generale (bollette, spese fisse, acquisto di generi alimentari, etc.) è più basso (ma non di molto) rispetto ad esempio a una città come Milano.
Barcellona infatti occupa il 110° posto (su un totale di 198 città) nella classifica dell’indice del costo della vita nelle città europee, con un indice pari a 71.84, mentre Zurigo, che occupa il primo posto, ha un indice pari a 148.60.
Mediamente nella città catalana possiamo calcolare una spesa di 666,83€ al mese a persona escluso il costo dell’affitto.
Per quanto riguarda i pranzi fuori e più in generale la “movida” posso senz'altro affermare invece che ci sono offerte alla portata davvero di tutte le tasche.

Vivere a Barcellona da pensionato
Vivere a Barcellona da pensionato cosa comporta? Barcellona è una delle città in cui stanno andando i pensionati italiani.
Vivere in Spagna oggi è un'ambizione di molti e Barcellona è una delle mete più gettonate fra i pensionati italiani e questo soprattutto per via del fatto che la tassazione è decisamente più bassa rispetto al nostro paese.
Non è un segreto infatti che le pensioni italiane siano fra le più tassate d’Europa dove in media i pensionati pagano un 30% in meno rispetto ai nostri over 65.
Grazie però ad accordi bilaterali e convenzioni internazionali sono sempre di più i paesi dove è possibile percepire la pensione con un regime fiscale più agevolato.
Fra questi non fa eccezione la Spagna e quindi anche Barcellona, abbiamo visto poi come alle Isole Canarie il vantaggio sia ancor maggiore.
Riguardo a una vita da pensionato a Barcellona fra gli aspetti positivi troviamo quindi un cospicuo aumento del proprio assegno mensile di pensione, per fare un esempio su una pensione lorda di 1500€ il prelievo fiscale da noi è del 20,73% mentre in Spagna del 9,5%.
Bisogna però tenere presente che la detassazione non è affatto automatica e bisogna effettuare apposita richiesta all’Inps una volta completata la procedura di residenza.
Altri aspetti positivi possiamo individuarli nel buon clima e in un sistema sanitario e di welfare alquanto efficienti.
Per concludere dunque direi che la scelta per un pensionato, una volta presi in considerazione gli aspetti positivi sin qui elencati, possa essere dettata unicamente dai suoi gusti personali, ovvero se ama la vita nelle grandi città o viceversa preferisce un luogo più tranquillo e appartato.

Lavorare e vivere a Barcellona
Se avete deciso di andare a Barcellona con l’obiettivo di trovare un lavoro allora per prima dovete procurarvi il NIE e il numero de Seguridad Social (vedi paragrafo successivo).
Per quanto riguarda i settori più floridi, ovvero quelli che offrono maggiori opportunità professionali, troviamo quello del turismo e della ristorazione.
Va da sé che vi sconsiglio caldamente di tentare l’impresa se non avete alcuna esperienza in merito e se non possedete una conoscenza almeno sufficiente della lingua.
Come per tutte le grandi città poi anche Barcellona offre interessanti opportunità riguardo alle professioni specializzate e in particolare nel settore dell’educazione, dell’assistenza sociale, nel sanitario, telecomunicazioni, edilizia e trasporti.
Si registra invece un surplus di domanda rispetto all'offerta in ambito tecnico-amministrativo, nel settore vendite e nell'industria tessile.
Riguardo invece a come muovervi per cercare un impiego diciamo che le modalità non cambiano sostanzialmente da quelle che sono le buone prassi per cercare un lavoro: avere un curriculum ben redatto (in lingua ovviamente), cercare sui siti internet specializzati, leggere i giornali, proporre candidature spontanee, etc.
Cercare un lavoro a Barcellona con Indeed può essere un'ottimo punto di partenza per farsi un'idea o per cercare già un primo impiego.
Per concludere mi piacerebbe solo sottolineare come negli ultimi anni la comunità italiana a Barcellona sia notevolmente cresciuta e sinceramente non ho trovato un bar o una struttura ricettiva che non avesse almeno un italiano nel suo staff.
Questo mi fa riflettere sul fatto che forse le opportunità riguardo a un lavoro non specializzato diventino sempre più scarse col passare del tempo.
Infine, se si vogliono aumentare le proprie possibilità di trovare un lavoro a Barcellona, consiglio caldamente di imparare il catalano, state certi che vi darà una marcia in più.
Se vuoi approfondire l'argomento, la nostra collaboratrice Arianna ha scritto una guida che parla di Come trovare lavoro in Spagna, un articolo che spiega i migliori siti per cercare lavoro e tutti i documenti essenziali per lavorare in questo paese.

Documenti per vivere a Barcellona
Come sempre accade quando si decide di vivere in un paese straniero, è necessario procurarsi la documentazione utile per essere in regola, usufruire del servizio sanitario nazionale e ottenere un lavoro.
Il documento principe per eccellenza è il NIE - Numero Identidad Extranjero in quanto assolutamente necessario alla ricerca di un lavoro.
Per ottenerlo bisogna recarsi muniti di documento di identità valido (passaporto o carta d’identità) presso la Unidad de Documentación y Extranjería del Cuerpo Nacional de Policía (CNP).
La richiesta prevede la compilazione del modello “EX-15” e il pagamento di una tassa amministrativa di circa 9,45 €.
Dopo il NIE è necessario fare il “Patròn”, ovvero il documento che attesta la registrazione del vostro domicilio.
Per ottenerlo basta recarsi presso un qualsiasi ufficio del comune (Ayuntamiento) dove prendere un appuntamento al quale poi presentarsi muniti di documento di identità valido, copia della particella catastale dell’appartamento in cui vivete (rilasciata dal padrone di casa) e una copia di un documento valido del vostro proprietario di casa.
Il NIE e il Patròn vi consentiranno infine di richiedere il “Numero de Seguridad social” che vi permetterà di usufruire del servizio sanitario pubblico.
Ultimo, ma non per importanza, è consigliabile se non necessario, aprire un conto corrente presso una banca locale, sì da facilitare le operazioni di accredito dello stipendio o il pagamento delle fatture qualora vogliate lavorare come liberi professionisti.

Vivere a Barcellona pro e contro
Eccoci arrivati alla fine dell’articolo, pronti a tracciare una bella linea retta fra pro e contro del vivere a Barcellona.
Tuttavia se state pensando di andare a vivere a Barcellona il consiglio migliore che mi sento di darvi è quello di fare un sopralluogo per vedere la città con i vostri occhi.
A tal proposito vi potrebbe tornare utile la nostra guida su Cosa vedere a Barcellona, un itinerario tra le principali attrazioni turistiche che vi permetterà di capire al meglio la città.
Ma andiamo avanti con gli aspetti negativi e positivi di Barcellona.
Come ho detto qualche riga fa io ho una vera passione per questa città e quindi faccio fatica a trovare dei contro, dovendo però sforzarmi ammetto che la piega presa dal costo degli affitti, che sono aumentati parecchio negli ultimi anni, è probabilmente un dato poco positivo.
Inoltre la questione ancora aperta dell’indipendenza apre uno scenario dubbioso circa il futuro delle grandi aziende e quindi della direzione che prenderà il volume degli affari in questa città.
Altri due aspetti decisamente poco incoraggianti sono l’assalto dei turisti nei mesi di punta, che spesso rendono la città davvero invivibile, e un certo sentimento di malcontento crescente nei confronti degli italiani (sono davvero tanti e sono dappertutto).
Per contro Barcellona è davvero una città affascinante, portatrice di un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto, con una tradizione gastronomica davvero da leccarsi i baffi e l’opportunità di trovare svaghi e divertimenti per tutti i gusti.
Allo stesso tempo riesce a mettere insieme tutte le opportunità che solo una grande città può offrire con accanto il vantaggio di avere un lungomare sempre a disposizione e la spiaggia a solo poche fermate di metro.
Infine il costo della vita è sostenibile e la tassazione migliore rispetto al nostro paese.
Insomma, almeno sul mio taccuino, i pro superano decisamente i contro.

Conclusione
Non posso che salutarvi sulle note di Manu Chau e la sua Rumba de Barcelona, una canzone che esprime bene l’atmosfera che si respira nella città catalana.
Non vi nascondo che io un pensierino sul trasferirsi a Barcellona lo sto facendo, e voi?
Marco Valeri
Ciao Meli, Sono d’accordo con te, Barcellona è una città che ti rimane nel cuore. Grazie per aver condiviso la tua esperienza