Ultima modifica 22 12 2021 alle 12:54
Vivere in Inghilterra nel 2022 cosa significa? Vivere in Inghilterra nel 2022 da cittadino italiano significa vivere in un paese che offre molte opportunità ma che richiede il Settled Status o il visto come documenti d’ingresso.
L’Inghilterra è un paese ricco di potenzialità.
Tuttavia si tratta di un paese che non è adatto a tutti.
Ci sono molte opportunità: chi vuole lavorare e studiare può aprire tante porte per il suo futuro.
Ma ci sono anche degli aspetti negativi e delle caratteristiche che è bene conoscere prima di partire.
Se avete qualche minuto libero ve le racconto tutte nelle righe che seguono, in particolare:
cosa offre questo paese?
Cos’è cambiato con la Brexit?
Quanto costa vivere in Inghilterra?
Quali documenti servono?
Che città scegliere?
Come e dove cercare lavoro?
Cosa significa studiare in questo territorio?
Quali sono gli aspetti positivi e negativi?
Guida completa per scoprire questo paese, le curiosità e le opinioni di chi ci vive già.
- Vivere in Inghilterra nel 2022
- Vivere in Inghilterra dopo la Brexit
- Vivere in Inghilterra costo della vita
- Vivere in Inghilterra pro e contro
- Vivere in Inghilterra consigli ed esperienze
- Vivere in Inghilterra documenti
- Dove vivere in Inghilterra?
- Scuole in Inghilterra
- Studiare all’università in Inghilterra
- Lavorare in Inghilterra
- Le tasse in Inghilterra nel 2022
- Benefits e sussidi in Inghilterra
- Vivere e trasferirsi in Inghilterra
Vivere in Inghilterra nel 2022
Andare a vivere in Inghilterra è un’aspirazione di molte persone che da ogni parte del mondo partono per i motivi più disparati verso questo territorio.
Ma cosa significa oggi vivere in Inghilterra per un italiano? Le risposte sono tante e variano a seconda del tipo di persona che si è e in base a quello che è il proprio progetto di vita.
Ci si può trasferire in Inghilterra e fare una piacevole esperienza, nonché il contrario;
ci si può trasferire in Inghilterra e trovare un buon lavoro o una posizione peggiore rispetto a quella che si aveva in Italia;
ci si può trasferire in Inghilterra e completare un buon percorso di studi oppure avere problemi a terminarlo per via della lingua;
ci si può trasferire in Inghilterra e realizzarsi appieno, nonché fallire e tornare tornare a casa.
Per esperienza personale vi dico che un’avventura all’estero arricchisce molto ma richiede i dovuti sacrifici e determinate conoscenze.
Dopo diversi anni di vita in questo paese provo oggi a raccontarvelo cercando di chiarire tutti gli aspetti principali.
Vivere in Inghilterra nel 2022: dopo l’attuazione della Brexit è cambiato il modo in cui i cittadini europei possono vivere in questo paese.
Infatti mentre prima bastava un documento valido per vivere in Inghilterra, ora c’è bisogno di richiedere il Settled Status o il visto.
La nuova legge sull’immigrazione del Governo Britannico ha evidenziato che il paese è alla ricerca di lavoratori altamente qualificati, per questi ultimi è più facile ottenere un visto d’ingresso.
Per i lavori più generici ci sono delle difficoltà ma c’è da dire che il Governo Britannico favorisce il rilascio di alcuni visti per lavorare in Inghilterra in quei settori dove la manodopera scarseggia.
Vediamo questo aspetto meglio nel dettaglio nel paragrafo che segue.
Vivere in Inghilterra dopo la Brexit
Per vivere in Inghilterra serve il passaporto? Sì, i cittadini dell’Unione Europea hanno bisogno del passaporto in corso di validità e del visto per vivere in Inghilterra.
Quali sono i documenti per vivere in Inghilterra?
- passaporto in corso di validità per i viaggi non superiori ai 6 mesi;
- passaporto in corso di validità e visto per lavorare in Inghilterra;
- passaporto in corso di validità e visto per studiare in Inghilterra;
- Settled Status solo per i cittadini dell’Unione Europea che sono andati a vivere nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020.
Visto per il Regno Unito
Come potete vedere, la Brexit ha introdotto questa grande novità per chi vuole andare a vivere in Inghilterra.
Se hai bisogno di richiedere questo documento ti rimando alla mia guida su Come richiedere il visto per il Regno Unito.
Settled Status per vivere in Inghilterra
Il Settled Status una condizione giuridica che permette ai cittadini dell’Unione Europea di rimanere a vivere in questo territorio al pari dei diritti dei cittadini inglesi.
Questo però può essere richiesto solo dai cittadini dell’Unione Europea che sono arrivati nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020.
Che cos’è il Settled Status e chi lo può richiedere: il Settled Status è un documento che può essere richiesto dai cittadini italiani e dell’Unione Europea che sono venuti a vivere in UK prima del 31 dicembre 2020
Vi faccio presente che il Settled Status non verrà rilasciato a coloro che hanno commesso reati penali in UK.
Come richiedere la cittadinanza inglese
Con l’attuazione della Brexit, sono anche cambiate le regole per richiedere la cittadinanza britannica.
Infatti oggi è possibile richiederla se:
- si vive regolarmente per più di 5 anni nel Regno Unito;
- per naturalizzazione e discendenza;
- per nascita;
- per matrimonio.
Dopo diversi anni in un paese estero si comincia a valutare questo aspetto.
Se pensate che è giunto il momento di fare questo passo, consultate le modalità per fare la domanda per la cittadinanza inglese.
Vivere in Inghilterra costo della vita
Vivere in Inghilterra quanto costa? L’Inghilterra è un territorio molto vasto, che cambia notevolmente da nord a sud e di città in città quando parliamo di prezzi.
Quindi quanto serve per vivere in Inghilterra è strettamente soggettivo, cambia in base al posto in cui ci si trova: Londra è una città particolarmente costosa, mentre Liverpool è molto più accessibile.
Un appartamento a Manchester in affitto in media è meno costoso di uno a Bristol.
Quindi vediamo di capire il costo della vita passando per le principali città.
Prima di cominciare voglio farvi presente che ogni città dell’Inghilterra prevede il versamento della Council Tax.
Quest’ultima è un’imposta relativa al posto in cui si vive: in poche parole si paga per i servizi relativi al quartiere in cui si abita.
Per saperne di più potete approfondire l’argomento con la nostra guida a Cos’è la Council Tax e come si paga.
- Affitto: £1200/1400 al mese per un appartamento di medie dimensioni, né troppo centrale, né troppo periferico (zona 2/zona3), utenze escluse.
- Bollette: £100/120 al mese a persona per gas, luce, Council Tax e acqua.
- Trasporto pubblico: £150 circa per un abbonamento mensile tra periferia e centro (tra la zona 1 e la zona 3) dato che se si estende a tutta la città i costi salgono di molto.
La Capitale è sicuramente tra le prime opzioni a cui si pensa se ci si vuole trasferire in Inghilterra.
La città oltre ad essere davvero bella è anche ricca di opportunità a livello lavorativo e formativo grazie alle sue importanti università e ai percorsi formativi di varia natura.
Se sei alla ricerca di un lavoro generico o qualificato, sicuramente a Londra troverai la tua opportunità, tuttavia c’è un ma, i prezzi.
- Affitto: £700/800 circa al mese in una zona non troppo centrale e non troppo periferica, con tanto di utenze incluse.
- Bollette: £80/100 al mese circa a persona tra luce, gas, Council Tax e acqua.
- Trasporto pubblico: £60 circa per un abbonamento mensile che consente di girare in tutto il territorio urbano.
Questa città ha dei prezzi decisamente contenuti, soprattutto se paragonata con Londra.
Consiglio Manchester non solo per il costo della vita ma anche per le tante opportunità che offre sia a livello lavorativo che universitario.
- Affitto: £500/700 al mese per un appartamento di medie dimensioni, non troppo centrale, con tanto di utenze incluse.
- Bollette: £70/90 al mese circa a persona tra luce, gas, Council Tax e acqua.
- Trasporto pubblico: £80/130 al mese circa per un abbonamento (il prezzo varia in base alle opzioni che si scelgono, ad esempio optando per solo autobus si pagherà meno rispetto al pacchetto che include tutti i mezzi).
Liverpool è sicuramente una città in pieno fermento, ricca di occasioni, luogo in cui si sono spostati negli ultimi anni molte persone stanche dei prezzi di Londra.
Personalmente è tra le prime città che suggerisco ma ogni scelta resta sempre soggettiva alle proprie esigenze.
- Affitto: £800/1000 circa per un appartamento di medie dimensioni, non troppo centrale e con utenze escluse.
- Bollette: £80/100 circa a persona tra luce, gas, Council Tax e acqua.
- Trasporto pubblico: £50/60 circa al mese.
Bristol si trova a sud-ovest dell’Inghilterra.
Nonostante non si tratti di una grande città, negli ultimi anni la media degli stipendi è aumentata notevolmente e il tasso di disoccupazione è tra i più bassi del paese.
- Affitto: £350/500 circa al mese per un appartamento di medie dimensioni non troppo centrale, utenze escluse.
- Bollette: £100 circa al mese per luce, gas, acqua e Council Tax.
- Trasporto pubblico: £80/100 circa al mese per un abbonamento che consente di girare con tutti i mezzi pubblici per la città o per gran parte del territorio (come Londra, Birmingham è divisa in zone e in base a quelle che si includono nell’abbonamento i costi salgono o diminuiscono).
Seconda città più grande del paese dopo Londra, che ha visto la sua economia crescere negli ultimi anni, Birmingham è sicuramente una di quelle città inglesi dalle ottime potenzialità.
- Affitto: un monolocale si trova tranquillamente a partire da £550 euro circa al mese a salire, un appartamento di medie dimensioni a partire da £750.
- Bollette: £100 al mese tra luce, gas e
Council Tax . - Trasporto pubblico: £70 circa al mese.
Brighton è una città davvero carina e piacevole, si trova sulla costa a Sud del paese e con un’ora di treno è possibile raggiungere Londra.
Alcune persone oggi vivono a Brighton e lavorano a Londra, grazie ai prezzi più bassi di questa piccola cittadina hanno potuto comprare casa pur mantenendo il lavoro nella Capitale.
Tuttavia io sconsiglio questa opzione dato che prevede dei costi mensili legati al trasporto pubblico davvero elevati.
Quanto costa fare la spesa in Inghilterra?
La spesa alimentare è abbastanza uniforme in tutto il paese, dipende molto da dove e cosa si compra. I supermercati più diffusi come Tesco a Sainsbury’s hanno dei buoni prezzi su determinati prodotti mentre su altri sono più costosi rispetto a Aldi o Lidl.
Se mezzo kg di pasta integrale da Tesco cosa circa £1, da Aldi si trova anche alla metà.
Se volete approfondire il discorso dei costi della vita nel territorio inglese o siete interessati ad una delle tante città che non ho menzionato, vi consiglio di visitare il portale di un’agenzia immobiliare in Inghilterra per avere le idee più chiare.
Come abbiamo visto i prezzi cambiano molto di città in città, al contrario, invece, gli stipendi sono regolamentati nello stesso modo in tutto il territorio, quindi quanto si guadagna in Inghilterra non è tanto una realtà legata alla città in cui si è ma alla professione che si svolge.
Dopo aver analizzato le principali città dell’Inghilterra, nonché le cittadine più piccole, ci si può fare un’idea sul costo della vita in questo territorio a seconda del luogo in cui si sceglierà di andare a vivere.
Vediamo ora alcuni aspetti positivi e negativi della vita in Inghilterra.
Vivere in Inghilterra pro e contro
Pro
- Lavoro: non manca l’offerta di lavoro in Inghilterra, nonostante la crisi europea il paese ha delle buone potenzialità per chi è alla ricerca di un impiego. Se volete maggiori informazioni consultate il Job Centre, ovvero l’ufficio del lavoro in Inghilterra
- Meritocrazia è un concetto con cui bisogna familiarizzare se ci si trasferisce in Inghilterra, un valore che vi permetterà di far strada se vi impegnate e applicate.
- Percorso di studi ricco di famose università e scuole di specializzazione all’avanguardia. Intraprendere un percorso formativo in Inghilterra è una prova non da poco (dati i costi dei college e il dover studiare in lingua inglese) ma che da altissime garanzie di poter successivamente lavorare per ciò che si è studiato.
- Assistenza Sanitaria gratuita e ben organizzata (anche se sentirete gli inglesi lamentarsi del NHS, il Servizio Sanitario Pubblico Inglese). Ad ogni modo se vi trasferite in Inghilterra non dovrete stipulare alcuna assicurazione privata dato che la sanità è completamente pubblica.
- Vicinanza con l’Italia: grazie ai collegamenti aerei, su rotaia e anche navali (anche se le compagnie aeree low cost diventeranno il vostro mezzo di trasporto più frequente per quando vorrete tornare a casa) in poco tempo potete tornare nella vostra città (circa due ore di volo) ogni volta che volete (o potete). Confrontando i voli tra l’Inghilterra e l’Italia ci si rende conto della vasta scelta che si ha 7 giorni su 7.
- Multiculturalismo è molto presente in Inghilterra e lo voglio mettere tra gli aspetti positivi per il modo in cui è gestito. Integrarsi in questo paese non è molto difficile e le diverse culture vivono in armonia in un territorio in cui il rispetto delle regole è molto importante.
Contro
- Clima decisamente più freddo, umido e dove non mancherà vento e pioggia. Ammetto che mi mancano le giornate di sole italiane ma che nel complesso mi sono abituato bene al clima inglese.
- Brexit è oggi sicuramente un aspetto negativo per chi decide di andare a vivere in Inghilterra, nonché per chi ci vive. Nel complesso l’Inghilterra è un paese accogliente, ma la Brexit ha messo in luce un aspetto che porta ad una chiusura culturale sotto alcuni elementi. Inoltre il fenomeno Brexit ha fortemente svalutato la sterlina e aumentato i prezzi di molti prodotti alimentari d’importazione (come ad esempio l’olio d’oliva).
Questi sono gli aspetti negativi e positivi della vita in Inghilterra.
Molti di voi forse si staranno chiedendo come mai non ho inserito il cibo tra i contro.
Avrete sentito sicuramente dire che si mangia male nel territorio inglese ma vi posso dire che non è così.
Non sono un’amante della loro cucina ma in questi anni mi sono reso conto che si tratta di un fattore culturale.
Per loro è normale mangiare alcuni cibi per noi no.
Tuttavia la scelta di ristoranti italiani e provenienti da tutto il mondo non solo vi darà modo di vivere in Inghilterra lavorando nella ristorazione (settore che va molto, specialmente a Londra) ma anche di poter scegliere dove e cosa mangiare.
Anche i supermercati hanno ogni genere di cibo, quindi vi potreste cucinare un buon piatto di pasta a casa senza grandi problemi.
Vi invito anche a sperimentare la cucina inglese, diversa dalla nostra, spesso molto calorica, ma ho conosciuto chef inglesi molto bravi che mi hanno fatto apprezzare molti dei loro piatti.
Vivere in Inghilterra consigli ed esperienze
Dopo questo lungo periodo passato in questo paese quello che mi sento di dire è che l’Inghilterra è tutt’oggi un territorio ricco di opportunità per tutti coloro che hanno voglia di fare qualcosa, un paese che nonostante i risvolti della Brexit è ancora accogliente.
Vivere in Inghilterra significa avere una possibilità, bisogna lavorare sodo per ottenerla, ma la tenacia e il duro lavoro vi ricompenseranno in un paese che è tutt’oggi meritocratico.
Vivere e lavorare in Inghilterra è oggi una realtà di tantissimi connazionali e cittadini europei.
Nonostante la crisi economica si trova lavoro in questo paese e lo si trova in diversi campi.
L’Inghilterra è un paese dove si può lavorare anche se non si è più molto giovani, in un sistema che non si fa problemi per quanto riguarda l’età.
È vero che spesso bisogna ricominciare da zero, dai lavori più in basso, umili, ma giorno dopo giorno si può creare la propria strada.
Sono arrivato a Londra diversi anni fa e da allora ho lavorato veramente duro per mantenermi, per imparare bene la lingua, per relazionarmi ad un paese che non è il mio e per combattere la nostalgia di casa e delle persone care.
È stata dura ma giorno dopo giorno sono riuscito a costruire qualcosa e ad andare avanti.
Durante questo periodo ho incontrato anche molte persone che non ce l’hanno fatta o che semplicemente hanno capito che Londra e l’Inghilterra non facevano per loro, così come ho conosciuto connazionali che ormai vivono da più di vent’anni in questo paese.
Vivere in Inghilterra rispetto all’Italia è sicuramente una scelta che va ponderata su ogni singolo caso.
L’Italia è il più bel paese al mondo.
In Inghilterra a mio avviso ci sono molte più possibilità.
Se in Italia hai un lavoro stabile sicuramente la qualità della vita è alta per via di tanti fattori come il clima, il cibo, il fatto di vivere a casa propria.
Dall’altra parte in Inghilterra si ha a che fare con imposte più basse, con una burocrazia più veloce e spesso con servizi pubblici più efficienti.
Ripeto, si tratta davvero di una scelta soggettiva.
Se hai un buon lavoro in Italia, che ti appaga economicamente e professionalmente, non ha molto senso trasferirsi fuori dai confini nazionali.
Se hai perso il lavoro o non riesci a trovare la tua strada in Italia, l’Inghilterra può darti davvero molto.
Sono davvero tante le persone che ho conosciuto a Londra che sono andate via dall’Italia perché lavoravano senza contratto, persone che sono arrivate nella City e partendo da zero (pulizie, lavapiatti) si sono create giorno dopo giorno la loro strada.
In questo paese nessuno vi regalerà nulla, dovrete lavorare sodo, ma è vero che non solo troverete tante opportunità, ma anche un sistema meritocratico.
Vivere in Inghilterra documenti
Quali sono i documenti necessari per vivere in Inghilterra?
Partiamo da quelli che sono indispensabili prima di partire, per poi vedere quelli che devono essere fatti direttamente sul posto.
Documenti da avere prima di partire:
- passaporto in corso di validità;
- visto lavoro o studio;
- Tessera Sanitaria Europea (TEAM).
Questi due documenti sono necessari prima della vostra partenza.
Documenti da fare una volta che ci si è trasferiti:
- National Insurance Number (NIN): si tratta di un codice alfa numerico, un documento che viene rilasciato dalle autorità inglesi, senza il quale non è possibile vivere in questo paese dato che il National Insurance Number vi verrà chiesto per stipulare un contratto di lavoro, per il pagamento delle tasse, per chiedere eventuali sussidi e la pensione. Una volta arrivati in Inghilterra il NIN è la prima cosa che dovete fare.
- Iscrizione all’AIRE: la registrazione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero va fatta se ci si trasferisce all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi entro e non oltre i 90 giorni. In pratica con l’iscrizione all’AIRE si dichiara di non vivere più in Italia, di essersi quindi residenti in Inghilterra. Si tratta di un passaggio molto importante non solo perché previsto dalla legge, ma anche perché vi consente di dimostrare che siete residenti in Inghilterra, vi permette di votare in questo paese e di poter fare la copia di determinati documenti italiani tramite il consolato italiano in Inghilterra più vicino a casa vostra;
- Settled Status per chi si è trasferito prima del 31 dicembre 2020 per il quale vi rimando al secondo paragrafo.
Questi sono i principali documenti che dovete fare prima di partire e appena arrivate in Inghilterra.
Sono tutti molto importanti dato che nessun datore di lavoro vi assumerà mai senza il National Insurance Number (il lavoro in nero in questo paese è praticamente nullo) o dato che il servizio sanitario inglese potrebbe chiedervi il conto se non siete iscritti all’AIRE o se non avete la tessera sanitaria europea.
Dove vivere in Inghilterra?
Come abbiamo visto nel paragrafo legato al costo della vita, questo territorio è molto vasto e diverso tra nord e sud, quindi la domanda nasce quasi spontanea:
qual è la città dell’Inghilterra dove si vive meglio? La risposta più appropriata è che ogni persona ha una sua preferenza in base a quelle che sono le sue esigenze personali e professionali.
Se ad esempio volete studiare economia e successivamente entrare in qualche ramo del business, sicuramente Londra è la città adatta a voi.
Se amate l’arte anche la City può fare al caso vostro ma se cercate una dimensione più piccola potete puntare a Liverpool.
Per rispondere alla domanda provo a descrivervi alcune delle città migliori per vivere in Inghilterra.
Londra ha uno stile di vita molto frenetico, prezzi alti, si tratta anche di una città con un livello di inquinamento molto alto ma sicuramente tra le città migliori in cui vivere per via delle sue potenzialità: ogni genere di attività viene trattata nella City, punto di ritrovo di praticamente tutto il mondo, città cosmopolita per eccellenza, dove le opportunità non mancano mai.
Non ve la consiglio come qualità della vita, quello no, ma se cercate un’occasione o un’esperienza unica la Capitale dell’Inghilterra è il posto giusto in cui andare.
Vivere fuori Londra: molti inglesi vivono fuori Londra ed ogni giorno arrivano per lavoro in città con uno dei tanti treni.
Personalmente non la trovo una soluzione molto pratica, non tanto per un viaggio in treno di circa un’ora tra l’andata e il ritorno (si rischia di metterci lo stesso tempo in metropolitana tra un quartiere opposto all’altro) ma più per i costi a cui si va incontro quando si deve fare un abbonamento annuale o mensile al servizio di trasporto che collega Londra ai suoi dintorni.
Sicuramente non la pensano tutti come me dato che sono in molti a lavorare in città ma a vivere poco fuori, persone che sicuramente amano la tranquillità della provincia londinese, nonché i bassi costi degli affitti.
Liverpool a mio avviso è tra le le migliori città di questo paese.
I costi sono più che contenuti rispetto alle altre città e la media degli stipendi è buona, si tratta di un posto molto vivo, tra arte, locali e cose da fare, nonché di una piccola metropoli dove non manca il lavoro e rinomate università.
Liverpool è quella via di mezzo tra la caotica Londra e la piccola Brighton.
Brighton è una piccola città sita a Sud dell’Inghilterra, cittadina turistica, con un buon mercato del lavoro (ovviamente molto contenuto rispetto alle grandi città), prezzi accessibili e una qualità della vita piacevole, in riva al mare e alla portata d’uomo, dove ci si può spostare tranquillamente a piedi o in bicicletta ed anche raggiungere Londra con un’ora di treno.
Manchester è una delle grandi città del paese, i prezzi non sono molto alti per vivere a allo stesso tempo è possibile trovare molte occasioni tra lavoro e studio.
Città ricca di vita, Manchester è molto vicina a Liverpool e ad un paio d’ore di treno da Londra.
Oxford, famosa per la sua Università di Oxford, ma anche come città dalle piccole dimensioni, piacevole per chi non ama la confusione e le grandi metropoli e che pensa di poter realizzare i propri progetti in questa piccola cittadina.
Cambridge, città che si trova a circa 100 km da Londra, famosa per la sua università, dove hanno sede importanti aziende, soprattutto nel campo della tecnologia.
Birmingham è un’altra città grande del paese, luogo in cui sono presenti molte aziende per chi è alla ricerca di un lavoro, nonché città viva e da consigliare a chi ama le metropoli ben organizzate.
Bristol è la città con il tasso di disoccupazione più basso del paese e che in più occasioni è stata ritenuta la miglior città in cui vivere in Inghilterra, soprattutto se si amano i piccoli centri.
Da Nottingham, Newcastle, Leicester e così via, sono ancora tante le città inglesi su cui si può investire.
Il modo migliore per capire se una città fa al caso vostro è quello di andarla a visitare, anche più d’una volta, prima di trasferirvi, per capire se il vostro progetto di vita è realizzabile o meno.
Scuole in Inghilterra
Vivere in Inghilterra con la famiglia e i figli è una necessità sempre maggiore.
In tanti mi avete scritto con domande al riguardo, così ho deciso di aggiungere questo paragrafo che ha il fine di fare luce su come inscrivere proprio figlio a scuola in Inghilterra.
Mi rendo conto che quando si viene da fuori non è facile capire i meccanismi che si legano dietro al sistema scolastico di un altro paese.
La prima cosa che dovete sapere è che in questo paese ci sono sia scuole pubbliche che private.
Se volete mandare vostro figlio ad una delle tante scuole pubbliche dovete cercare la maintained, ovvero le scuole statali.
Se, invece, volete optare per un istituto privato potete optare per le independent.
Per cercare una scuola pubblica per vostro figlio come prima cosa cercate la scuola in Inghilterra sull’elenco del Governo Inglese inserendo semplicemente il cap relativo alla vostra residenza.
Una volta fatta questa ricerca riuscirete a collegarvi direttamente con il sito della scuola primaria (o delle scuole) che si trovano nella vostra zona dal quale potrete fare direttamente l’iscrizione.
Questo invece è il collegamento se state cercando come trovare un asilo in Inghilterra, anche qui vi basta fare la ricerca con il codice di avviamento postale.
La richiesta varia di scuola in scuola e di città in città, quindi vi dovrete attenere con quanto richiesto dal regolamento scolastico.
Nel caso delle scuole materne solitamente ci sono delle lunghe file quindi vi consiglio di muovermi sempre per tempo.
Che scuola scegliere? In base all’età di vostro figlio dovrete scegliere il giusto istituto.
Nursery School: è l’equivalente dell’asilo in Italia e dura dai 3 ai 5 anni.
Primary School: va dai 5 agli 11 anni ed è l’equivalente delle nostre scuole elementari.
Secondary School: va dagli 11 ai 15 anni ed è l’equivalente della nostra scuola elementare.
College: comincia a 16 anni e solitamente viene scelto per l’introduzione al mondo universitario.
Se volete sapere di più sul sistema universitario inglese continuate con la lettura.
Studiare all’università in Inghilterra
Studiare in una delle università inglesi è una scelta che consiglio a tutti coloro che stanno pensando di studiare all’esteso.
L’offerta universitaria in Inghilterra è molto valida sia per i giovani che per i meno giovani.
In linea di massima, finito di studiare non avrete alcun problema ad entrare nel mondo del lavoro.
A differenza con l’Italia, le università inglesi sono molto costose.
In media la retta universitaria è di circa £10.000 l’anno.
Tuttavia questo varia di istituto in istituto.
Ad ogni modo, il Governo Inglese mette a disposizione gli student loan, ovvero la possibilità di farsi pagare gli studi interamente dal Governo Inglese.
La somma che viene erogata dev’essere poi restituita e qui viene (secondo me) il bello.
Le leggi inglesi prevedono la restituzione dello student loan solo se si trova un lavoro al di sopra delle 22 mila sterline l’anno.
In tal caso ti verrà trattenuto ogni mese dalla busta paga circa £25.
In caso contrario non bisogna restituire nulla.
Io penso che è un’ottimo compromesso.
Vi posso dire che studiare in questo paese significa trovare successivamente il lavoro per cui si ha studiato e nella maggior parte dei casi preparatevi a guadagnare bene.
Tenete in considerazione che oggi avete bisogno del visto per studiare in Inghilterra a meno che non siete in possesso del Settled Status.
Se volete approfondire l’argomento vi rimando alla mia guida su come iscriversi all’Università in Inghilterra.
Lavorare in Inghilterra
Lavorare in Inghilterra oggi non è più molto facile come una volta.
Infatti prima della realizzazione della Brexit, i cittadini dell’Unione Europea potevano andare in questo paese semplicemente con la carta d’identità valida per l’espatrio e mettersi a cercare un lavoro.
Spesso si partiva dal basso, ci si accontentava della prima cosa che si trovava e giorno dopo giorno si faceva strada.
Pensate che io sono arrivato nella città di Londra che avevo 31 anni e il mio primo lavoro è stato dentro un pub, conoscevo a malapena la lingua inglese e quello che dovevo fare era prendere i bicchieri dai tavoli e metterli dentro una lavastoviglie.
Ma come vi dicevo, questo paese è ricco di opportunità.
Così giorno dopo giorno ho migliorato il mio inglese, mi sono dato una direzione ed ho studiato e lavorato duramente.
Qualche anno dopo, all’età di 36 anni, lavoravo come Web Developer e l’anno dopo mi sono laureato in Computer Scienze alla Birkbeck University of London.
Sebbene oggi le regole per andare a lavorare in questo paese sono cambiate, è ancora possibile avere un futuro roseo nel suo territorio.
Così ho scritto un’intera guida su come lavorare in Inghilterra che vi aiuterà a capire come ottenere tutti i documenti e una prima offerta di lavoro.
Le tasse in Inghilterra nel 2022
Le tasse Inghilterra sono un aspetto molto importante da conoscere prima di partire.
Per esperienza personale vi posso dire che la parte della burocrazie legata al pagamento delle imposte funziona molto bene.
Ma non solo.
L’evasione fiscale in questo paese è ridotta al minimo.
Le tasse in Inghilterra nel 2022 vengono pagate secondo i criteri che seguono:
Fascia | Reddito imponibile | Aliquota fiscale |
---|---|---|
Indennità personale | da £0 fino a £12.570 | 0% |
Tariffa base | da £12.571 a £50.270 | 20% |
Tasso più alto | da £50.271 a £150.000 | 40% |
Tariffa aggiuntiva | sopra le £150.000 | 45% |
Questi dati sono legati all’anno fiscale che va dal 6 aprile 2021 al 5 aprile 2022.
Se volete approfondire la questione, ho scritto un’itera guida che prende nome di Tasse in Inghilterra nel 2022.
Si tratta di una guida completa che tratta argomenti importanti come:
- quante tasse si pagano in Inghilterra;
- come calcolare le tasse da lavoratore dipendente;
- come calcolare le tasse da lavoratore autonomo;
- come calcolare le tasse da datore di lavoro;
- come ottenere un rimborso sulle tasse;
- la pensione in Inghilterra.
Sicuramente vi chiarirà molti aspetti della vita di questo paese.
Benefits e sussidi in Inghilterra
Un aspetto importante della vita in Inghilterra è il rapporto tra le istituzioni e il cittadino.
Sebbene nessuno Stato è mai perfetto, l’idea che mi sono fatto io è che in questo paese le persone che hanno difficoltà non vengono lasciate da sole.
Infatti il Governo Britannico ha creato diversi aiuti per le persone che faticano ad arrivare alla fine del mese o che hanno difficoltà lavorative o personali.
Chi vive regolarmente in questo paese ed ha difficoltà può prendere in considerazione di vedere il Benefits Calculators del Governo Britannico.
Si tratta di un’aplicazione creata dal Governo Britannico che permette, con l’inserimento gratuito e anonimo di alcuni dati, di vedere se una persona ha diritto a ricevere eventuali aiuti dallo Stato.
A tal proposito è anche da considerare il nuovo sussidio che prende nome di Universal Credit in UK.
Quest’ultimo è un vero e proprio Reddito Universale che viene erogato a chi sta guadagnando poco,
a chi ha figli a carico,
a chi ha problemi personali che incidono sulle entrate mensili.
Ho deciso di spendere alcune righe su questo argomento per evidenziare il rapporto che c’è tra lo Stato e il cittadino in questo paese.
Ovviamente il mio augurio è che voi possiate trovare il lavoro dei vostri sogni e di non avere bisogno di alcun tipo di supporto da parte dello Stato.
Vivere e trasferirsi in Inghilterra
Dopo questo articolo sicuramente avrete le idee più chiare se vivere in Inghilterra, restare in Italia o andare altrove.
In base a quelle che sono le proprie esigenze l’Inghilterra può essere un paese ricco di potenzialità, così come il contrario, parliamo di un territorio che ha sempre avuto tanto da offrire e che ancora oggi offre molte opportunità a chi vuole aprire un’azienda, a chi cerca un lavoro, un percorso di studi o un’esperienza.
Nonostante i punti favorevoli di questo paese non bisogna dimenticare che trasferirsi all’estero richiede un progetto ben pensato, molti sacrifici iniziali e un buono spirito di adattamento.
Vi dovete impegnare, soprattutto all’inizio, perché venite da un altro paese e quindi avrete a che fare con una società diversa da quella italiana, con una lingua che non è la vostra, con amici e parenti lontani da voi.
Le ultime righe le spendo sulla lingua: se decidete di andare in Inghilterra arrivate con un buon livello d’inglese e perfezionatelo una volta che vi siete trasferiti.
Vivere in questo paese con una scarsa conoscenza della lingua implica avere davvero molte difficoltà, nonché finire per sentirsi isolati date le problematiche di comunicazione.
Ci sono davvero tanti corsi online gratis per studiare bene prima di partire o per rimanere allenati.
Mi auguro che le linee guida di questo articolo vi tornino utili, se decidete di partire per l’Inghilterra vi auguro di trovare la vostra strada in questo paese di cui la maggior parte di voi si innamorerà.
A presto.
Ciao, l’articolo é molto utile. Avrei bisogno di informazioni più specifiche. Il mio compagno potrebbe trasferirsi a breve sull’isola di wight per un lavoro che gli é stato offerto. Lui dunque potrebbe andare lì già con un posto di lavoro assicurato e una casa. Per ciò che riguarda me che dovrei fare per rimanere? Dovrei trovare un lavoro prima di arrivare? Quanto potrei rimanere al momento senza lavorare? Se fossimo sposati cambierebbe qualcosa? Sono un po’ frenata dalla brexit. Insomma a un certo punto potrebbero dirmi “tornatene in Italia” e quindi separarci?
Ciao Giada,
per il momento non posso darti una risposta certa sul futuro delle trattative legate alla Brexit perché sono ancora in corso.
L’Unione Europea e il Governo Inglese sembrano optare per il fatto che chi è nel Regno Unito nel momento in cui la Brexit entrerà effettivamente in vigore non avrà problemi a rimanere, tuttavia non c’è ancora nulla di iscritto.
Ad ogni modo, per il momento, se sei cittadina europea non hai problemi a venire in Inghilterra con il tuo compagno: dopo tre mesi dal tuo arrivo dovresti lavorare, studiare o comunque avere un motivo oggettivo per rimanere in questo paese (il matrimonio potrebbe essere una valida attenuante per restare se tuo marito lavora).
L’articolo è molto utile ma vorrei info per neo pensionati! (65enni) appassionati della cultura inglese, stanchi della città di Roma, che vorrebbero acquistare un cottage e vivere la vecchiaia nel Surrey, disponendo di un reddito sufficiente per lo standard inglese. Grazie per utili info. Cordiali saluti, Anna
Salve Anna,
mi fa piacere che l’articolo sia stato utile.
Per evitare la doppia imposizione fiscale sulla pensione, l’Italia ha stipulato con diversi paesi delle convenzioni che permettono l’erogazione della pensione italiana sul territorio straniero detassata dal nostro paese e tassata dal paese di residenza.
Il Regno Unito è uno di questi paesi, quindi per vivere in Inghilterra con la pensione italiana bisogna prendere la residenza in quest’ultimo paese.
Essendo un tema che spesso e volentieri varia di caso in caso (ad esempio le pensioni derivante da lavoro statale possono essere soggette alla doppia tassazione) ti consiglio di rivolerti all’INPS e al Consolato Italiano a Londra in modo da avere tutte le informazioni utili relative al tuo caso.
Buona giornata Anna
ciao!
grazie per l’artico abbastanza chiaro, io invece ho 33anni e sono extra comunitaria, possiedo la carta di soggiorno in italia (illimitata) ovviamente dovrei fare il visto per venire in Inghilterra, la mia domanda è: una laurea presa in un un università italiana vale in Inghilterra? io ho una laurea in biologia (3+2) in italia non trovo nessun lavoro e vivo al nord (Milano) bisogna rifare qualche esame?
Ciao Amina,
una laurea italiana vale pienamente in Inghilterra.
Se hai una buona padronanza con la lingua inglese potresti mandare qualche curriculum già dall’Italia per vedere cosa trovi.
Per alcuni settori c’è bisogno di fare degli esame specifici ma non perché la laurea italiana non vale, ma solo perché lo prevede il sistema inglese.
Ad esempio, una mia amica si è laureata a Roma all’Accademia delle Belle Arti e oggi insegna a Londra all’equivalente delle scuole medie in Italia.
Per abilitarsi all’insegnamento ha dovuto sostenere un esame ma non perché la sua laurea non fosse idonea, ma semplicemente perché è indispensabile quell’esame per insegnare in Inghilterra.
Spero di essermi spiegato.
Sono contento che l’articolo ti sia tornato utile,
spero che riuscirai a trovare la tua strada.
A presto
Buonasera, si articolo molto interessante ma non mi ritrovo sul discorso Aire perché io mi trovo in Irlanda proprio perché volevo ripartire da zero per fare esperienza come infermiera e sapevo che dp non massimo un anno decidevi di iscriverti all Aire. Inoltre a me interessava se sai sul discorso Tasse li in Inghilterra. Grazie
Ciao Stella,
mi devi scusare ma c’era un errore di battitura (che ho corretto) che non faceva capire bene le tempistiche dell’iscrizione all’AIRE.
In base alla Legge 470 del 27 ottobre 1988 si devono iscrivere all’AIRE i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi entro 90 giorni dal loro trasferimento.
Per quanto riguarda il discorso delle tasse in Inghilterra la normativa è davvero molto ampia che ti conviene rifarti al sito del Governo Inglese.
Ti ringrazio della risposta. Cosa succederà se uno volesse trasferirsi attuata brexit ossia dal fine Marzo 2019? Ci saranno più vincoli? Sarà obbligatorio il visto?
Conviene trasferirsi quindi il prima possibile? Grazie mille
Grazie a te per averci scritto 🙂
Purtroppo riguardo la Brexit non ci sono ancora informazioni certe dato che il Governo Inglese sta ancora trattando con l’Unione Europea.
Sicuramente ci saranno più vincoli dopo marzo 2019 ma nessuno sa quali sono quindi non riesco a dirti se ci sarà bisogno di un visto o meno per i cittadini dell’Unione Europea.
In base alle ultime notizie relative alla politica inglese sembra che i cittadini europei che già vivono qui saranno agevolati rispetto a quelli che verranno dopo marzo 2019, quindi in qualche modo trasferirsi prima può convenire ma dipende sempre dal tuo progetto di vita Stella, da cosa stai cercando e dal motivo che ti spinge fino in Inghilterra.
Ciao! Mi chiamo Anna, volevo chiederti invece, scegliendo una città che non sia dai costi troppo alti come Londra, è facile riuscire a lavorare e mettere però da parte dei soldi? Cioè non solo mantenermi in poche parole, e con un lavoro come gelataia o commessa in qualche negozio, non saprei, comunque mediocre si potrebbe dire
Ciao Anna,
Liverpool o Manchester potrebbero essere perfette per quello che stai cercando: il costo della vita è basso quindi con un lavoro ordinario potresti tranquillamente risparmiare qualcosa ogni mese.
In queste due città con un buon livello d’inglese non avrai grandi difficoltà a trovare lavoro come commessa (come gelataia magari è un po’ più difficile perché il gelato non è così diffuso come in Italia).
A presto
Ciao,
sono una studentessa milanese di 19 anni, appena diplomata al liceo linguistico (85/100) e sto riflettendo su cosa fare nel prossimo futuro. Dopo aver deciso di continuare con lo studio delle lingue, mi sono iscritta a Mediazione Linguistica e Culturale (A.S. 2018/2019) con l’intenzione di trasferirmi in Inghilterra, paese che ho sempre ammirato e sognato, una volta laureata. Recentemente ho scoperto, parlando con altri studenti di Mediazione, che l’inglese (lingua da me prediletta) è studiata particolarmente male in quella facoltà, a livello da prima superiore, cosa che mi ha fatta rabbrividire. Pensandoci attentamente e valutando i percorsi di studi proposti in Italia, sto seriamente prendnedo in considerazione l’idea di anticipare il mio trasloco e studiare direttamente in un’università inglese.
Devo dire che la paura è tanta, avendo anche un background piuttosto delicato, l’idea di spaventa quanto mi emoziona, e al momento sono davvero nell’occhio del ciclone, non so cosa pensare nè cosa fare. Sto cercando nel sito UCAS i corsi, mi sto facendo mandare opuscoli… ma sento di non saperne abbastanza su come cominciare questo percorso, sono davvero confusa e smarrita al momento. Se potessi fare due chiacchere con te, che vivi lì, ed esporti man mano i dubbi che stanno nascendo, te ne sarei grata infinite volte.
Ti chiedo di farmi sapere appena leggi il commento, grazie.
Soraya
Ciao Soraya,
l’Inghilterra è un posto affascinante ed anche ricco di opportunità per i giovani come te.
Immagino che non sia facile scegliere alla tua età, soprattutto davanti ad una scelta del genere.
Io sono dell’idea che Mediazione Linguistica e Culturale sia comunque una buona facoltà anche in Italia, se poi pensi che lo studio dell’inglese non soddisfa le tue aspettative puoi sempre migliorarlo per conto tuo.
L’idea di studiare in Inghilterra è ottima, anche perché finiti gli studi potresti entrate nel mondo del lavoro internazionale senza problemi: i college inglesi sono davvero ottimi.
Mi puoi scrivere per qualsiasi dubbio che ti viene in mente, sia qui che tramite la email che trovi nella sezione contatti, calcola solo che in questi giorni sono in viaggio quindi ti potrei rispondere con un po’ di ritardo.
Se vuoi comunque avere le idee ancora più chiare potresti sfruttare il periodo estivo per farti un piccolo viaggio in Inghilterra, se vieni qui a Londra molte università fanno gli open day, delle giornate aperte agli studenti in cui puoi parlare con i professori, i tutor e respirare l’aria universitaria inglese per capire se potrebbe interessarti o meno.
Sei così giovane che hai ancora tutte le porte aperte e se hai queste ambizioni a 19 anni sicuramente arriverai lontano.
Potresti anche farti la triennale in Italia e prepararti ad una specialistica in UK, un altro percorso che ti darebbe un curriculum di tutto rispetto.
Aggiornami.
Ti auguro una buona giornata.
A presto
Salve,
articolo davvero interessate, complimenti! Ho sempre pensato di voler trasferirmi in Inghilterra poiché l’inglese è l’unica lingua estera che conosco abbastanza bene, quindi con un po’ di perfezionamento potrei ben inserirmi. Sono laureato in Scienze della prevenzione, in materia di sicurezza sul lavoro: è complicato trovare lavoro in questo settore? La mia laurea è riconosciuta in Inghilterra? In che modo consigli di trovare lavoro in questo settore? Attualmente ho un lavoro che non mi soddisfa per il semplice fatto che ricevo uno stipendio ampiamente sotto la media, sono precario.
È consigliabile trasferirsi in Inghilterra per trovare questo tipo di lavoro?
Grazie per l’attenzione e per tutti i consigli.
Michele.
Salve Michele,
ti ringrazio per le belle parole.
Tutte le lauree italiane sono pienamente riconosciute in Inghilterra.
Ci sono diverse opportunità di lavoro nel tuo settore e sono anche ben retribuite.
Trattandosi di un campo del lavoro molto vasto ti invito a fare delle ricerche online (guarda anche i siti di lavoro di cui ho parlato nell’articolo, specialmente “Indeed”) come “Occupational Safety” o “Health and Environmental Management”.
Ti renderai conto da solo che c’è una buona offerta di lavoro e allo stesso tempo avrai modo di valutare se c’è uno specifico ruolo che ti interessa e che si allinea con il tuo curriculum.
Ovviamente il livello di inglese dev’essere buono dato che la tua è una professione importante Michele.
Se io fossi in te mi farei un curriculum in inglese e proverei a cercare qualche contatto dall’Italia, magari ricevi un’offerta di lavoro che ti spinge a partire.
Grazie per averci scritto.
A presto.
Hello hai scritto cose molto interessanti. Io purtroppo la penso diversamente. Sono nata a Londra molti ann fa . Ho lavorato nella city. Sono rientrata in Italy dove avevo un buon lavoro.. Be la vita a Londra è molto peggiorata. Vive bene l’italiano che ha trovato un buon lavoro. I ns ragazzi che lavorano nei ristoranti fanno lavori logoranti e vivono in case vecchie e sporche. Gli inglesi mangiano male xche come hai detto tu x loro va bene cosi. L’italia é molto di s organizzate ma per la quality is the best.
Conosco Inglesi che si sono trasferiti da noi e vivono benissimo. Concludo dicendo che secondo me a Londra bisogna tornare spesso solo per brevi periodi. Non ho toccato argomento Brexit xche secondo me a avremo delle amare sorprese.
Ciao Maria,
ammetto che mi ritrovo in molti punti del tuo discorso.
Londra negli ultimi anni è peggiorata sotto alcuni aspetti, forse primo fra tutti quello della sicurezza.
Sono pienamente convinto, come te, che la qualità della vita sia più alta in Italia.
Per molti il problema di vivere in Italia resta il lavoro, le opportunità e alle volte l’organizzazione.
Dopo tutti questi anni all’estero penso che sia molto soggettivo il modo in cui viviamo in un altro paese, questo è il motivo che mi spinge sempre ad invitare i lettori di Esperienze Viaggi Mondo a capire con i propri occhi se una città fa al caso loro o meno.
Ti ringrazio per il tuo interessante punto di vista.
Buona giornata Maria.
A presto
Salve,
Sono Angela e sto pensando di trasferirmi in Inghilterra verso Gennaio 2019 per poi iniziare a studiare a Settembre. Voglio studiare Design del prodotto (o comunque valutare i vari corsi di design) però non so bene come trovare le università buone in delle città non molto costose. In pratica vorrei studiare design in una città che non sia Londra. Cosa mi consigli?
Il mio ragazzo probabilmente si trasferirà con me per studiare criminologia e ha le mie stesse aspettative, sai dirmi qualcosa anche riguardo questo?
Pensavo a Liverpool dopo aver letto tutto pero l’inglese la è buono? Ho sentito che non parlano un inglese perfetto.
Ti ringrazio per aver dedicato del tempo a noi interessati, mi è stato davvero molto utile!
Ciao Angela,
penso di averti risposto poco fa ad un altro commento che mi avevi lasciato 🙂
Londra è davvero la città ideale per la professione che hai scelto.
Tuttavia anche a Liverpool avete delle buone opportunità sia tu che il tuo ragazzo e parliamo di una città dal costo della vita contenuto.
La University of Liverpool è un ottimo istituto, conosciuto in tutto il mondo ed ha diversi percorsi legati a “Criminology” che legati al “Design”.
Dato che avete ancora tempo vi consiglio di prendervi una decina di giorni e di andare a vedere Liverpool e la sua università per vedere se vi lascia delle sensazioni positive.
Per quanto riguarda l’inglese a Liverpool c’è solo un accento diverso rispetto a Londra (un po’ come se studi a Roma o a Milano) ma l’inglese è sempre quello 🙂
Vi auguro il meglio.
Se vuoi ci aggiorniamo qui.
A presto
Salve,
Queste tue pagine sono molto interessanti e mi sono state davvero d’aiuto. Ho un semplice dubbio, io voglio studiare design e dicono che in Inghilterra sia davvero sviluppato ma lei sa dirmi dove? Vorrei saperlo per valutare meglio le varie città e decidere dove iscrivermi l’anno prossimo. Spero lei riesca ad aiutarmi.
La ringrazio,
Angela
Salve Angela,
sicuramente Londra è la città migliore per il design, qui ci sono davvero tante opportunità lavorative e di crescita professionale.
Se se la sente di fare questo percorso le consigli di studiare a Londra design, tutt’oggi c’è una grande richiesta di lavoro in questo settore e le posso dire che è un ramo in cui si guadagna bene e si ha la certezza di crescere professionalmente.
Grazie per le belle parole.
A presto
Ciao
Sono Piera,ho letto il tuo articolo e non posso non farti delle domande…io ho un livello molto bas della lingua inglese,spesso comprendo ma non riesco a conversare,così ho deciso di fare un’esperienza lavorativa in Inghilterra,di preciso vorrei andare a BedFord.. e vorrei chiederti,x essere la mia prima volta come dovrei muovermi? Dove potrei cercare lavoro e un alloggio?? Come posso perfezionare la lingua??
Ciao Piera,
fare un’esperienza in Inghilterra è sicuramente il modo migliore per imparare l’inglese.
Per organizzarti al meglio ti consiglio ti metterti qualche soldo da parte prima di partire, arriva a Bedford con un budget che ti consente di vivere un paio di mesi senza dover lavorare, giusto il tempo per trovare una prima casa, ambientarti e per trovare un lavoro.
Per un alloggio puoi vedere nei siti che ho indicato nell’articolo e magari metterti in contatto con qualche agenzia o padrone di casa prima della tua partenza.
Tuttavia, ricordati di pagare per un affitto solo dopo aver visto la casa e (soprattutto) dopo aver firmato un contratto.
La cosa migliore sarebbe quella di arrivare e nel primo periodo di dormire magari in un b&b mentre cerchi casa direttamente sul posto, in modo tale da poter andare da un’agenzia immobiliare e di farti consigliare.
Per il lavoro ti consiglio di farti il curriculum in inglese prima di partire, su Esperienze Viaggi Mondo abbiamo diversi articoli che spiegano come fare il CV in inglese, ci sono anche dei modelli in pdf che puoi scaricare gratuitamente e compilare con le tue informazioni.
Una volta che hai il curriculum fatti un profilo su Indeed (ottimo sito per trovare lavoro in UK).
Se cerchi un primo lavoretto puoi anche consegnare il tuo curriculum a mano una volta a Bedford, ristoranti, pub e hotel sono spesso alla ricerca di personale.
Una volta sul posto la tua lingua si perfezionerà giorno dopo giorno dato che dovrai sforzarti di parlare in inglese tutti i giorni.
Cerca di fare tutto in inglese: esci solo con persone che parlano inglese, cambia la lingua del tuo cellulare, fai le ricerche su Google solo in inglese, leggi e guarda i film in lingua inglese, questo ti aiuterà a velocizzare il processo di apprendimento.
Sarei curioso di sapere come mai hai scelto Bedford come città, se ti va mi rispondi qui.
A presto