Ultima modifica 22 12 2020 alle 10:17
Vivo a Londra da diversi anni ed in questo articolo ti voglio raccontare realmente come ci si vive realmente, senza falsi miti.
Ci tengo particolarmente a raccontarti la mia esperienza perché sono una di quelle persone che è arrivata in questa città senza un lavoro e che nel giro di qualche anno è riuscita a cambiare drasticamente la propria situazione (con l’aiuto di tanto lavoro e tanto sacrificio).
Londra è una città in continua evoluzione.
Chi ha avuto la possibilità di visitarla diverse volte nell’arco degli ultimi dieci o venti anni si è potuto rendere conto di quanto velocemente e drasticamente stia cambiando e di come sembra non essere intenzionata a fermarsi.
Quando pensiamo agli italiani all’estero sono diverse le città che ci balzano alla mente, tra queste il primo tra i cliché, che sembra non passare mai di moda, è proprio la capitale dell’Inghilterra.
Vediamo quindi oggi cosa significa vivere a Londra.
Una città un tempo lontana, geograficamente e culturalmente, che ora sembra quasi essere un’altra provincia italiana, complice ovviamente il grande flusso migratorio degli ultimi anni, ma che resta una città per molti difficile da vivere, nonostante la sua indubbia bellezza.
Come fare per andare a vivere a Londra?
Londra | |
Vivibilità | Prezzi alti, città caotica e un difficile mercato immobiliare la rendono non troppo facile da vivere |
Occupazione | Londra è una città con una buona offerta di lavoro, ricca di opportunità per tutti |
Costo della vita | Prezzi alti, dal trasporto pubblico all’affitto, difficile arrivare a fine mese se si guadagna il minimo sindacale |
Lingua parlata | Inglese |
Sanità | Servizio pubblico abbastanza ben organizzato (anche se sentirai molti inglesi dire il contrario) |
Clima | Prevalentemente cielo grigio, soprattutto nei mesi freddi, frequenti piogge ma non mancano le belle giornate |
Opportunità per gli immigrati | Città ricca di opportunità, dove sembra esserci una possibilità veramente per tutti. Molto concorrenziale. |
Cominciamo sfatando qualche mito, primo tra tutti la lingua: a Londra non si lavora bene se non si parla inglese.
Ne sentirai tante, troppe, a riguardo; le abbiamo sentite tutti e a volte ci siamo illusi ma no, l’inglese è il primo requisito fondamentale.
Non serve un inglese perfetto, ma è essenziale saper comunicare per poter trovare un buon lavoro da cui partire.
Senza una buona conoscenza della lingua lo sfruttamento è quasi assicurato.
Quindi, perché soffrire quando si può partire preparati?
Una volta arrivato cerca di parlare il più possibile in inglese, leggi in inglese, guarda la TV in inglese.
Insomma, cerca di abituare il tuo cervello il più possibile.
Affronta ogni sfida mettendo alla prova il tuo inglese: solo in questo modo potrai migliorare di giorno in giorno.
Non sentirti in imbarazzo se non capisci una cosa o se hai bisogno che il tuo interlocutore ripeta quello che ha detto.
Ci siamo passati tutti e capita anche dopo tanti anni che qualcosa ci sfugga.
Ricordati che Londra è una città estremamente competitiva e non lascia spazio alle incertezze.
Perciò è bene partire con le idee chiare il più possibile.
Una volta trovata una casa, anche provvisoria, ed un lavoro, ci si può lasciar avvolgere da un contesto senza dubbio stimolante, che ha tantissimo da offrire e dove non ci si annoia mai.
Come fare per vivere a Londra dopo la Brexit?
Vivere a Londra dopo la Brexit significa vivere in una città dove le regole sono decisamente cambiate.
Vediamo subito cosa c’è da sapere.
Dal 1° gennaio 2021 sarà necessario il visto per lavorare e studiare nel Regno Unito.
Se hai bisogno di richiederlo un visto per Londra su ViaggIn abbiamo creato una guida relativa a questo tema dal titolo Come ottenere il visto per il Regno Unito.
Tuttavia è ancora possibile viaggiare in questa città con la carta d’identità valida per l’espatrio ma solo fino al 1° ottobre 2021.
Dopo quest’ultima data sarà necessario il passaporto anche per i viaggi, per i quali però non è necessario il visto.
I cittadini italiani, e dell’Unione Europea, che sono andati a vivere a Londra prima del 31 dicembre 2020 devono, invece, richiedere il Settled Status.
Che cos’è il settled status? Si tratta di un documento che devi possedere per lavorare e per continuare a vivere in UK dopo la Brexit.
Il settled status non si può richiedere in Italia prima della partenza.
Devi vivere in UK per poterlo richiedere.
Chi può richiedere il settled status? Il settled status può essere richiesto da:
- cittadini europei che vivono a Londra da più di 5 anni;
- cittadini europei che vivono a Londra da meno di 5 anni ai quali verrà rilasciato il pre-settled status e che potranno poi richiedere il settled status al compimento del loro quinto anno consecutivo le Regno Unito;
- i cittadini europei che verranno a vivere in questo paese entro e non oltre il 31 dicembre 2020.
Costi e consigli
Vivere a Londra è costoso, questo si sa.
E’ una tra le città più care d’Europa insieme a Parigi e Zurigo.
Se avrai modo di parlare con qualcuno che ci vive o che ci ha vissuto, saranno due gli argomenti scottanti: i trasporti e gli affitti.
Trasporto pubblico
Come forse in molti sanno, la capitale inglese è divisa in zone, dalla zona 1 alla zona 6, dove la zona 1 è il centro e con le altre zone ci si sposta piano piano verso le periferie.
Il trasporto si paga in base alle zone in cui ci si sposta e agli orari in cui si viaggia.
Perciò, se si usano i mezzi con regolarità, è meglio munirsi della Oyster card per il trasporto pubblico di Londra, pagando un deposito di £5.
Se decidi di visitare la città in veste da turista, prima di ripartire puoi anche restituire la oyster card e ricevere indietro i £5 di deposito.
Si può scegliere un abbonamento che includa tutti i mezzi o solo gli autobus e si può scegliere tra il biglietto giornaliero, la travelcard settimanale o quella mensile.
Con la oyster card è anche possibile pagare la singola corsa, ad un prezzo ridotto rispetto al biglietto di corsa semplice, e per farlo è sufficiente ricaricarla con un importo che normalmente va dalle 5 sterline in su.
Se non si dispone di oyster card si può usare il proprio bancomat o carta di credito purchè sia abilitata la funzione contactless.
Anche con la carta di debito o credito il costo della singola corsa è agevolato come se utilizzassi la oyster card.
Se il tragitto casa-lavoro non è particolarmente lungo, la bus travelcard potrebbe essere una buona soluzione per risparmiare qualche soldo.
Costa meno e permette di salire su ogni autobus illimitatamente in tutte le zone di Londra.
La normale travelcard invece ha un costo che varia in base alle zone ed il costo aumenta del 3% circa ogni anno.
Il costo comprende tutti gli autobus in qualsiasi zona, ma treni, metropolitane, overground e DLR solo nelle zone per cui si effettua il pagamento.
Quasi tutte le stazioni sono dotate di tornello in entrata ed in uscita, per cui è sempre importante fare il touch-in (passare la carta sull’apposito rilevatore in entrata) ed il touch-out (passare la carta sull’apposito rilevatore in uscita) per evitare sanzioni.
Affitti
Londra è molto grande e ci sono quartieri per tutti i gusti e le disponibilità.
Principalmente è suddivisa in quattro zone, nord, sud, est, ovest.
Anticamente la più importante distinzione si faceva tra il ricco ovest ed il povero est, negli ultimi trent’anni si è iniziato a parlare anche di nord e sud.
La zona sud infatti, recentemente riqualificata quasi ovunque, sia nella parte ovest che nella parte est, è quella meno collegata rispetto alla zona nord.
A sud est, ad esempio, non arriva ancora la metropolitana e ci si sposta (abbastanza bene) con i mezzi di superficie, quali bus, treni, overground e DLR.
L’assenza di una linea metropolitana rende gli affitti, rispetto al resto della città, ancora leggermente più bassi e che sta spingendo sempre più persone a trasferircisi.
Complici anche le Olimpiadi che si sono svolte nella capitale inglese nel 2012, molte zone un tempo economiche e poco vivibili sono diventate costosissime, come ad esempio la zona dell’East End, dove è stato costruito il villaggio olimpico.
Gli affitti degli appartamenti rappresentano la spesa più grande e trovare una buona casa può essere una vera e propria missione considerando il budget non sempre alto e la condizione delle case londinesi che spesso lascia abbastanza a desiderare (per non parlare del fatto che trovare un buon padrone di casa è davvero raro).
Non è inusuale infatti, trovare appartamenti molto costosi che necessiterebbero di una buona e sana ristrutturazione il cui prezzo è dato dalla zona in cui si trovano più che dalla condizione in cui versano.
Il costo di una stanza decente in un appartamento condiviso, in una zona vivibile, parte dalle £100-£150 a settimana, spese incluse.
Per quanto riguarda gli appartamenti invece, si parte da circa £900 al mese, spese escluse, per uno studio flat (un monolocale) a salire.
Senza limiti.
Il problema più grande degli affitti londinesi infatti è che non esistono regole che stabiliscono un tetto massimo e non esiste potenzialmente un limite alla spesa.
Se ci si rivolge alle agenzie immobiliari di Londra, si deve calcolare il costo del loro servizio.
Prendere un appartamento in affitto tramite un’agenzia infatti ha un costo che normalmente si aggira tra le 400 e le 500 sterline a persona (deposito escluso).
L’agenzia qualora necessario si riserva oltretutto il diritto di controllare per conto del landlord (padrone di casa) che venga rispettato il contratto in tutte le sue parti, con delle visite mensili o bimestrali, soprattutto durante il primo anno (nel caso di contratti di locazione dalla lunga durata).
Puoi farti un’idea in base alle diverse zone guardando gli annunci delle agenzie immobiliari di Londra.
Bollette
Le spese, per coloro che scelgono di affittare un flat (appartamento) o quella che viene chiamata una proper house (una casa abbastanza grande, quasi sempre in stile vittoriano), sono quelle di luce, acqua, telefono/internet e council tax.
Le tasse per chi affitta sono racchiuse tutte in una sola, chiamata appunto council tax, che varia in base alla zona, alla dimensione dell’immobile e al numero di abitanti.
Questa tassa viene calcolata su base annua e serve a finanziare la parte dei servizi forniti dall’amministrazione locale, coprendo le spese per la raccolta dei rifiuti, per l’illuminazione e la pulizia delle strade, per le scuole ecc.
Se desideri avere ulteriori informazioni e calcolare l’importo della council tax a Londra puoi rifarti al portale dedicato del Governo Inglese.
A quest’ultima tassa bisogna aggiungere le spese di luce, gas, acqua e internet.
In media possiamo dire che con £100/£150 a persona si pagano tutte le bollette (council tax inclusa) in una casa dalle medie dimensioni (90mq).
I costi possono aumentare leggermente in inverno quando energia e gas compensano le fredde e buie giornate.
Pro e contro della vita a Londra
Di informazioni utili se ne possono dare diverse a chi decide di trasferirsi a Londra; come accennato inizialmente vivere a Londra senza parlare l’inglese può essere molto difficile, soprattutto inizialmente.
Sono in tanti quelli che arrivano nella capitale inglese con una valigia piena di aspettative e tornano a casa dopo pochi mesi avendo lavorato solo come lavapiatti, per più di 8 ore al giorno per anche 6 giorni a settimana.
La cosa migliore da fare quindi, oltre ad avere le idee ben chiare su cosa ottenere da Londra nel periodo più o meno lungo che si desidera trascorrerci, è quello di studiare inglese in Italia e poi, qualora tu voglia approfondire, scegliere tra le numerose scuole presenti in tutta la città o registrarsi ad uno dei tanti corsi online.
Altro fattore da non tralasciare è quello economico.
La scelta migliore è quella di risparmiare abbastanza denaro da permetterti di sopportare i primi mesi in tranquillità, anche se inizi a lavorare subito è sempre bene avere dei risparmi per le emergenze.
Non dimenticarti che Londra è tra le città più care d’Europa.
Fortunatamente non esistono solo aspetti negativi, una delle cose più belle che potrà succederti sarà quella di conoscere tantissime persone provenienti da ogni parte del mondo con cui condividere la stessa esperienza e a cui dare un pezzetto di te e che in cambio ti arricchirà ogni giorno un po’ di più.
Lavorativamente parlando hai molte più possibilità rispetto al nostro paese di venire apprezzato, se saprai reggere gli alti standard che la città impone, riuscirai a far sì che il tuo lavoro venga valorizzato.
Questo ti permetterà di dare un senso al duro lavoro e di continuare ad impegnarti e a dare il massimo per raggiungere obbiettivi sempre più alti.
Il che significa che potresti partire dal gradino più basso in azienda e finire, nel giro di pochi anni, a ricoprire ruoli manageriali in quella stessa compagnia che ti ha dato la prima opportunità non troppo tempo indietro.
Dove vivere a Londra? Scegliere la zona dove cercare casa, soprattutto all’inizio quando non si conosce benissimo la città, può richiedere un notevole dispendio di energie e bisogna stare molto attenti alle truffe.
Se preferisci la comodità, la cosa migliore è quella di munirsi di una mappa della metropolitana e cominciare a fare visita a qualche agenzia nella zona in cui desideri cercare una casa o una stanza.
Puoi inviare mail o fare telefonate, ma a volte presentarsi di persona aiuta.
Se avrai trovato lavoro in zona 1, il consiglio è quello di non andare oltre la zona 3 per evitare di spendere troppo tempo in viaggio durante il giorno e denaro in trasporti.
Si possono fare ricerche anche senza le agenzie che senza dubbio, soprattutto all’inizio, richiedono una spesa notevole, ma come anticipato bisogna fare molta attenzione.
Assistenza sanitaria: se vivi e lavori in UK l’assistenza sanitaria è gratuita, il sistema sanitario britannico si chiama NHS.
Si può richiedere l’iscrizione ai registri del medico di base, GP, della propria zona scaricando il modulo online e portandolo con un documento d’identità valido ed una prova di indirizzo (il contratto di affitto, una bolletta intestata o una busta paga) presso lo studio più vicino alla propria abitazione.
Si può effettuare la ricerca del GP tramite il codice di avviamento postale della propria area, direttamente sul sito dell’NHS di Londra medico di base.
Documenti e burocrazia: è ovviamente indispensabile un documento d’identità valido, preferibilmente il passaporto.
Per lavorare in UK sarà fondamentale aprire un conto in banca e richiedere il National Insurance Number (NIN), questo codice alfanumerico serve a garantire che tutte le tasse versate vengano correttamente associate al tuo nome e cognome.
Puoi trovare le informazioni su come prendere un appuntamento direttamente sul sito del Governo Inglese nella sezione documenti per vivere a Londra.
Ultima ma non meno importante, bisogna iscriversi all’AIRE a Londra entro 90 giorni dall’arrivo se pensi di rimanere per un periodo superiore ai 12 mesi.
Lavorare a Londra
Trovare lavoro a Londra è relativamente facile, se paragoniamo la stessa ricerca con quello che succede in Italia, ma la concorrenza è spietata perciò bisogna arrivare preparati anche per ricoprire i ruoli considerati più umili.
Recentemente è successo che in diversi ambiti è venuta a mancare la manodopera, specialmente nella ristorazione: chef, bartender, camerieri, personale di sala.
Se hai esperienza in questo settore è la tua occasione, ma sappi che si tratta di un settore, quello dell’hospitality, che richiede un enorme dispendio di energie.
Ci sono diversi siti che ti possono dare la possibilità di trovare un’offerta di lavoro a Londra.
Uno dei lati positivi del lavoro nella capitale inglese è che ad ogni individuo che si impegna vengono riconosciuti i giusti meriti (con le dovute eccezioni, ricordiamoci che Londra non è il paradiso) e quasi sempre si riesce ad avere un contratto permanente.
Dimenticati il curriculum in formato europeo, fai le dovute ricerche e ricorda di ricontrollare la tua presentazione dettagliatamente al fine di evitare errori di ortografia.
Preparati al rischio e accetta ogni sfida che ti viene proposta col sorriso.
La fatica ed il duro lavoro alla lunga ripagano sempre.
Se sei alla ricerca di un lavoro a Londra ti consiglio la lettura di come fare un ottimo curriculum in inglese.
Una volta cominciato a lavorare a Londra scoprirai la realtà del minimum wage: si tratta del minimo sindacale e per legge nessun datore di lavoro ti può dare meno di quello che la legge prevede.
A differenza dell’Italia, le leggi inglesi prevedono che il minimo sindacale vari al variare dell’età.
Minimum wage: quest’anno il minimo sindacale a Londra aumenterà nel mese di aprile, se vuoi conoscere gli importi esatti ti rimando al nostro articolo dedicato sul Minimum wage a Londra.
Tieni presente che con il minimum wage non si vive bene in una città come Londra.
Ti consiglio di ambire a lavori che ti pagano dai £25.000 l’anno in su.
Trasferirsi a Londra per studiare
Tante delle persone che scelgono Londra lo fanno anche in base alle sue famose università.
E’ risaputo infatti, che gli atenei londinesi sono tra i più rinomati e possono aprire diverse porte.
Se sei tra coloro i quali desiderano completare il loro percorso formativo in UK, non ti resta che documentarti adeguatamente circa i requisiti indispensabili e scegliere l’università migliore per te.
Tra le università più rinomate di Londra citiamo la Westminster Kingsway College, la Birkbeck University of London e la Queen Mary, University of London.
La scelta comunque è molto ampia e puoi scegliere tra lauree breve, specialistiche, corsi specifici della durata di un anno, master, dottorati e molto altro ancora.
E’ essenziale ricordare però, che gli atenei inglesi sono estremamente costosi.
Fortunatamente, facendo ancora parte dell’Unione Europea è possibile pagare lo stesso prezzo di un cittadino britannico, che si aggira intorno alle 9.000 sterline all’anno.
Essendo una cifra proibitiva per moltissime persone, il governo mette a disposizione del denaro e si può quindi richiedere un prestito studentesco che copra interamente le spese di studio ed eventualmente di alloggio.
Sempre nel sito governativo è possibile avere tutte le informazioni dettagliate per studiare a Londra e richiedere lo student loan.
Il prestito, che una volta finiti gli anni accademici avrà più che altro le sembianze di un piccolo mutuo, inizierai a pagarlo solo e non prima di aver firmato un contratto di lavoro che ti dia almeno 21.000 sterline all’anno.
Dopo di che inizierai a pagare il 9% di ogni importo uguale o superiore alle 21.000 sterline annue.
Potrai anche scegliere di pagare un’importo maggiore così da estinguere il finanziamento più in fretta se vorrai.
Niente di particolarmente complicato e soprattutto niente che peserà eccessivamente sulle tue finanze una volta trovato un buon lavoro.
Mi trasferisco a Londra: la mia esperienza a Londra
Spero di essere riuscita a darti tutte le informazioni necessarie per iniziare ad avere un’idea della vita a Londra.
Si tratta di informazioni che condivido a seguito della mia esperienza diretta.
Ti posso dire che i primi mesi non è stato facile ambientarsi ma che fin da subito sono riuscita ad entrare in sintonia con i lati positivi della città, trovando un equilibrio che in Italia avevo perso.
La meritocrazia sul lavoro e un mercato ricco di offerte di lavoro mi hanno permesso di crescere professionalmente.
Se guardo indietro e penso agli ultimi cinque anni mi rendo conto di come tutto sia cambiato partendo da me, dalle mie conoscenze, arrivando poi alle mie ambizioni, a ciò che continuo a scoprire giorno dopo giorno.
Sono estremamente grata a questa città, indipendentemente da ciò che mi riserverà il futuro in quanto cittadina europea.
È stata dura ma sono riuscita a creare una strada tutta mia (e non è ancora finita).
Ovviamente questa è la mia esperienza, quindi prima di partire pensa bene se Londra possa fare al caso tuo, magari visitandola più di una volta.
Se ti posso dare un consiglio cerca di venire qui con un piano in mente, con una specifica ambizione e lavora per realizzarla.
Tutto può cambiare, ma lasciare l’Italia allo sbaraglio spesso non è una buona idea.
Londra è una città piena di persone che hanno voglia di fare e da questo punto di vista non ti sentirai mai solo.
Ho visto persone arrivare con un lavoro che li aspettava e tornare a casa dopo qualche mese.
Ho visto persone arrivare con poco e niente e fare strada.
Qualunque sia la tua scelta, che tu decida di trascorrere a Londra una piacevole vacanza o una – si spera – altrettanto piacevole esperienza di vita, non dimenticare di portare l’ombrello.
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