La nostra felicità dipende solo da noi. Niente più scuse

  • Autore: Caterina Giordo
  • Pubblicato il: 25-06-2023
  • Ultima modifica: 25-06-2023
  • Commenti: 0

Le righe che seguono sono dedicate a coloro che si riempiono di scuse per paura di dare una svolta alla propria vita.

Avere paura è comprensibile, piangersi addosso no.

Quando leggo che i giovani non vanno via di casa e non si realizzano perché non trovano lavoro, ammetto che mi ribolle un po’ il sangue nelle vene, ma non per la ragione alla quale stai pensando.

Sembra banale, ma la colpa del tuo fallimento non è del politico di turno che non si prodiga abbastanza affinché tu trovi lavoro.

Se non hai ancora raggiunto l’indipendenza, c’è qualcosa che forse devi cambiare nel tuo modo di approcciare il mondo.

Quello che ci succede dipende solo ed esclusivamente da noi, dal nostro approccio alla vita.

Quando mi imbatto in un trentenne insoddisfatto che vive ancora a casa con i genitori, di norma le scuse più gettonate sono due:

  • non ho un lavoro fisso e senza stabilità non posso andare via di casa
  • piuttosto che condividere casa con degli sconosciuti resto dai miei

 

Sorrido, puntualmente, ogni volta.

Davvero pensi che tutti quelli che lottano per la propria indipendenza economica vivano una situazione stabile?

Hai mai pensato a quanto ti arricchisce il confronto con altri esseri umani?

Davvero pensi che dormire nella tua cameretta in età adulta sia meglio che vivere con uno sconosciuto o con un amico?

  1. La nostra felicità dipende solo da noi
  2. Esho Funi: la non dualità tra io e ambiente

La nostra felicità dipende solo da noi

 

Le chiacchiere stanno a zero, se non riesci a renderti indipendente significa che non lo vuoi realmente.

E’ comodo vivere a casa, mamma lava, stira e cucina.

“La mia non lo fa, io sono indipendente in casa mia, ma non ho soldi”

Un’altra scusa.

Quando avevo 19 anni ho deciso di andare via di casa, in Sardegna, per studiare a Roma.

Non provengo da una famiglia ricca, perciò faccio parte di quella categoria di persone che negli anni dell'università faceva tanti lavori per mantenersi.

Ci sono state tante volte in cui ho pensato di non farcela, eppure non volevo tornare a casa.

Sono sempre stata troppo orgogliosa.

Ogni singolo istante in cui pensavo di non farcela mi è servito come spinta per andare avanti.

Ogni lacrima versata.

Ogni notte insonne.

Senza il sostegno delle persone che hanno fatto parte della mia vita in quel periodo non sarebbe stato lo stesso.

Molte di quelle persone le ho incontrate durante il viaggio, e tante di loro erano esattamente come me.

Siamo tanti qui fuori, qualora tu decidessi di buttarti nella mischia, sappi che non sarai mai solo.

Se sei giovane, se sei in salute non c’è niente che tu non possa fare.

A qualsiasi età.

Pensa che c'è gente che si laurea per la prima volta superati i 50 anni.

Si tratta di un argomento di cui abbiamo parlato anche in Cosa fare nella vita per essere felici.

Figurati se tu non puoi trovare la tua strada.

E se ti senti solo, senza speranza e non sai a chi rivolgerti, cerca tra le associazioni di sostegno della tua città.

Ci sono diverse strutture in grado di guidarti e sostenerti.

Considera che ci sono giovani e meno giovani con disabilità gravi e una vita di successo.

Hai mai sentito parlare di Massimiliano Sechi?

E’ un ragazzo della mia città, Sassari, la cui storia mi ispira ogni giorno.

Mi sono imbattuta nel suo profilo Facebook per caso e sono rimasta senza parole.

Un ragazzo nato con una serie di problemi fisici evidenti, che non solo non gli hanno impedito di diventare un uomo felice e di successo, ma che gli permettono ogni giorno di ispirare centinaia di migliaia di persone in tutta Italia.

Il suo motto? “No Excuses”, niente scuse.

La verità è che per avere successo nella vita, devi impegnarti moltissimo, a volte sacrificando qualcosa e in tantissimi preferiscono la sicurezza di una vita mediocre, infelice, all'incertezza dell’eventuale realizzazione personale.

Dico eventuale perché c'è sempre la paura di non farcela, anche se stiamo provando con tutte le nostre forze.

La realizzazione personale non è diventare ricchi, bensì raggiungere quella condizione in cui ti senti felice e a tuo agio, così come sei, nel luogo in cui ti trovi.

Questo è frutto di un percorso lungo e pieno di insidie, e ogni giorno devi lavorare per mantenerla, la felicità.

La felicità è un dono che tu scegli di fare a te stesso ogni giorno, non è niente di scontato.

Che significa? Significa che se vivi in Italia e sei infelice, facendo le valigie e andando a vivere in Australia porterai la tua infelicità con te come un bagaglio invisibile ma pesantissimo.

Se non stai bene con te stesso, non importa dove vai a vivere, superata l’euforia iniziale sarai di nuovo triste.

E allora come fai? Parti da te, dalla persona che sei con i tuoi pregi e i tuoi difetti.

Ti decostruisci, per poi costruire una nuova, migliore versione di te.

Così come la vuoi tu, e tu soltanto.

Senza scuse.

Niente giustificazioni.

Niente se, niente ma.

Smettila di ascoltare chi tenta di farti credere che non vali abbastanza.

Smettila di ascoltare chi tenta di influenzarti per costringerti a non evolverti, fosse anche tua madre che ti dice che stai meglio a casa, in famiglia.

I nostri genitori ci donano la vita e ci insegnano a stare al mondo, il loro compito è quello di permetterci di diventare adulti consapevoli, forti, in grado di stare al mondo in autonomia.

Loro hanno avuto modo di vivere la loro vita, ora tocca a te.

Smettila di dare la colpa agli altri, all'ambiente, alla politica, alla società.

Sotto questo aspetto mi è tornato molto utile la Filosofia per vivere con Gioia di Ikigai, una serie di consigli pratici e giornalieri che possono cambiare davvero in positivo la tua vita.

 

Esho Funi: la non dualità tra io e ambiente

 

Concentrati su quello che è davvero importante, così da riuscire ad influenzare gli altri, l’ambiente, la politica e la società.

Sono sempre stata attratta dalle filosofie orientali.

Ho scoperto il perché solo qualche anno fa, queste sono in grado di darti soluzioni pratiche ai problemi di tutti i giorni, partendo dall'origine di tutto: noi stessi.

Nel buddismo c’è un principio che si chiama Esho Funi, ovvero la non dualità tra io e ambiente.

E’ il principio secondo cui un singolo essere umano è capace di influenzare con il suo stato vitale e la sua energia l’ambiente che lo circonda.

Non ci credi?

Ti è mai capitato di essere giù di morale e di incontrare qualcuno talmente felice e positivo, da riuscire a farti tornare il sorriso?

E viceversa, non ti senti appesantito quando incontri qualcuno così negativo da farti stare male?

In questi anni ho sperimentato sulla pelle, quando sono in pace con me stessa l’ambiente risponde in modo così bello e positivo da lasciarmi senza parole.

Conosco persone incoraggianti, la mia vita si apre a nuove opportunità.

Progredisco.

Quando mi sento triste e senza speranza, la mia vita si chiude e intorno a me tutto riflette la mia condizione di negatività.

Non ti sto dicendo che è facile e non ti sto dicendo che è immediato.

Ciò che desidero che tu sappia è solo che è possibile.

Qualunque sia la tua condizione ora, non c’è niente che non possa essere cambiato e migliorato.

Chiunque tu sia, non esiste ostacolo che tu non possa superare.

Devi solo crederci, partire da te, studiare un piano e metterlo in pratica.

Se cominci a lavorare duramente, da qui a 1, 2, 3, 10 anni potresti raggiungere una condizione completamente differente.

Potresti fare il lavoro che desideri, potresti avere incontrato la persona con cui condividere la vita, potresti aver comprato casa.

Certo è che se resti immobile a piangerti addosso, tra 1, 2, 3 o anche 10 anni, sarai esattamente dove sei ora.

Ma più vecchio e con meno anni davanti a te.

Ci sono persone che amavano la vita e non sono più tra noi, e persone che hanno il privilegio di svegliarsi ogni mattina senza rendersi conto di quanto sono fortunati per il solo fatto di essere vivi.

There is freedom waiting for you,

On the breezes of the sky,

And you ask, "What if I fall?"

Oh, but darling,

What if you fly?

Erin Hanson

Immagine in evidenza by Geralt from Pixabay.

viaggin-logo.png

Articolo scritto da

Lascia un commento

Per maggiori informazioni consulta la Privacy Policy di ViaggIn

0 commenti